Quale sarà il candidato della coalizione di centrosinistra alle elezioni suppletive della prossima primavera? Da quando l’ex ministro Pier Carlo Padoan è stato cooptato nel cda di banca Unicredit, istituto bancario del quale diverrà presidente, ed ha dato le dimissioni da parlamentare è stato un susseguirsi di nomi per quello che dovrà essere il candidato del centrosinistra nel collegio uninominale del territorio senese. Un collegio, questo, considerato dai più “sicuro” o quasi per il Pd e i suoi alleati, nonostante i risultati in crescita ottenuti dal centrodestra negli ultimi anni in questo territorio (ovviamente si pensi, su tutti, alla vittoria di Luigi De Mossi alle comunali senesi del 2018). Il collegio comprende i comuni della provincia senese ad eccezione della Valdelsa e cinque comuni della Valdichiana aretina.
Chi sarà il prescelto nel centrosinistra? Molto gettonato è il nome di Enrico Rossi, ex governatore della Regione Toscana e da poco nominato commissario del Pd umbro. La sua candidatura sarebbe ben vista a Roma e da alcuni anche a Firenze, ma non piace ai piddini senesi, che invece vorrebbero che venisse espresso un nome locale del partito. Ma finora le voci hanno riguardato soprattutto nomi “nazionali”: quello di Enrico Rossi, per l’appunto, come quello del segretario nazionale Nicola Zingaretti (da capire però cosa accadrebbe nella Regione Lazio, di cui è presidente) e di Gianni Cuperlo.
Il Pd con ogni evenienza si presenterà a questo importante appuntamento elettorale in coalizione. Il segretario provinciale del partito Andrea Valenti ha dichiarato di augurarsi una coalizione “sullo stile di quella che ha sostenuto Eugenio Giani alle elezioni regionali”. Quindi con il Pd come base di uno schieramento che veda al suo interno Italia Viva ed al contempo una forza civica e magari più orientata a sinistra come è stato con Sinistra civica ecologista nella corsa a Palazzo Panciatichi. I renziani provano a proporre un loro candidato, il nome in quel caso sarebbe quello di Stefano Scaramelli, già sindaco di Chiusi e presidente della commissione sanità in Regione e adesso vicepresidente del consiglio regionale. Ma il Pd accetterà che il candidato del centrosinistra alle suppletive sia espressione di Italia Viva? Al momento questa ipotesi è di difficile realizzazione.
Il Pd senese spinge per un candidato del territorio. “Ci sarebbero almeno dieci nomi degni della candidatura”, ha dichiarato Valenti. D’altronde già nel 2018 il Partito democratico locale ha accettato che all’uninominale senese venisse paracadutato un big nazionale come Padoan, che all’epoca dovette vedersela con il leghista Claudio Borghi. Adesso gli esponenti del Pd del territorio vorrebbero avere voce in capitolo sulla decisione e vorrebbero avere l’opportunità di portare un senese in parlamento.
In questo scenario il nome di una senese è, in effetti, già stato tirato in ballo, ed è quello di Carolina Orlandi, giornalista, figlia di David Rossi. Non è iscritta al Pd ma il suo nome (l’indiscrezione è stata riportata dal quotidiano Il Tirreno) sarebbe stato proposto da un big nazionale come Luca Lotti. Questa possibilità tuttavia non scalda i cuori degli esponenti senesi del partito.
Gennaro Groppa