“Il pm ha già chiesto il proscioglimento per una delle due accuse formulate nei confronti di Alessandro Nannini”. Così scrive in una nota l’avvocato Fabio Pisillo, difensore di Alessandro Nannini, il 62enne ex pilota di Formula Uno che è accusato di avere evaso tasse per 1,2 milioni di euro nel periodo nel quale era alla guida dell’azienda Pasticcerie Nannini.
Scrive Pisillo: “Alessandro Nannini rivendica la propria estraneità rispetto alle accuse di bancarotta mosse dalla Procura di Roma per il fallimento della società Pasticcerie Nannini avvenuta nel febbraio 2019 per debiti fiscali. Il pm all’udienza del 2 febbraio ha già chiesto l’immediato proscioglimento per una delle due accuse, quella di bancarotta documentale, ed il Gup provvederà in tal senso alla prossima udienza del 4 maggio: è emerso infatti che l’accusa era frutto di un equivoco tra curatore e pm, equivoco che è stato documentalmente chiarito”.
Ancora Pisillo: “La seconda accusa è quella di bancarotta impropria e consiste nell’aver determinato il fallimento di tale società per mancato pagamento di tributi dovuti dalla società Pasticcerie Nannini in alcuni anni dal 2009, anni in cui tale società attraversò una importante crisi di liquidità. Ci difenderemo anche da tale accusa perché riteniamo che non vi siano i presupposti del reato di bancarotta. La società Pasticcerie Nannini era una piccola società ben distinta rispetto alla società Nannini che è la società storica di famiglia e che ha sede a Siena ed è proprietaria, tra gli altri immobili importanti nel centro storico della città, anche del famoso bar Conca d’oro: dunque due soggetti giuridici ben diversi”.