Vino, brindisi amaro per i consorzi: appello alla diplomazia contro i dazi Usa. E il Mercosur diventa la priorità

I dazi Usa al 20% su tutte le produzioni europee mettono in allarme le cantine del territorio.

Fabrizio Bindocci, presidente del consorzio del Brunello di Montalcino è chiaro: le tariffe “colpiranno duramente anche la nostra denominazione, che vede negli Stati Uniti il suo principale mercato di sbocco dove destiniamo oltre il 30% delle nostre esportazioni”.

Bindocci parla poi di misure che avranno “un effetto ad ampio spettro dove non solo il vino rischia di diventare un bene voluttuario sempre più inaccessibile per i consumatori ma allo stesso tempo andranno a colpire settori cruciali anche per la nostra economia locale come l’enoturismo”. Di qui l’appello a istituzioni e diplomazie europee “affinché riescano a trovare un accordo con gli Usa per scongiurare una penalizzazione che colpirebbe in maniera inesorabile tutte le imprese”.

Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico confida “nella diplomazia italiana ed europea affinché” la scelta dei dazi dell’amministrazione Trump “sia rivista quanto prima. Adesso noi produttori dovremo lavorare per condividere questo gravoso impegno economico con il trade statunitense che riteniamo sia altrettanto colpito da questa imposizione tariffaria. Lavoreremo insieme convinti che il consumatore americano che da sempre ama e consuma Chianti Classico resterà fedele ai vini di qualità”.

Per il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi “è il momento di rafforzare la nostra presenza in nuovi mercati, a partire dal Sud America, dove l’accordo con il Mercosur può aprire grandi opportunità per il nostro vino”. Busi evidenzia la necessità di “ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti” e “investire in Asia e iniziare a promuoverci in Africa e India per diversificare le nostre esportazioni”. L’accordo UE- Mercosur, prosegue, “deve diventare una priorità assoluta. L’Europa ora deve essere rapida nel rendere operativo questo trattato”.

“Adesso che i dazi sono realtà occorre valutare con razionalità i reali impatti che subiranno i nostri prodotti”. Commenta così a caldo la manovra di Trump il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi. “Siamo sempre più convinti che sia necessario avviare un dialogo costruttivo con le controparti americane per tutelare il nostro settore che rappresenta non solo un’eccellenza del made in Italy ma anche una componente essenziale della nostra economia – conclude Andrea Rossi – per questo ribadiamo l’importanza di accelerare la ratifica di accordo di libero scambio attraverso il Mercosur, al momento bloccato, e di eventuali altri accordi internazionali, oltre anche alla necessità di semplificare l’utilizzo di fondi OCM ormai ingessati dal forte peso burocratico richiesto”.