Il Nobile di Montepulciano che entra in commercio, relativo alla vendemmia del 2021, quest’anno ha un rating da 4 stelle e mezzo su cinque. Ad annunciarlo è stato il Consorzio dello stesso vino oggi, nell’ultimo giorno dell’anteprima 2024.
Secondo gli esperti i vini presentano colori molto decisi, profumi intensi dominati da sentori di frutta matura e una notevole struttura caratterizzata da abbondante tannicità e buona acidità. E a livello analitico si rilevano valori elevati di intensità e tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e livelli medi di acidità e pH.
“È il primo anno che si dà il rating all’annata in commercio e non alla vendemmia. Si tratta del primo passo per arrivare, probabilmente già nel 2025, a definire un rating in centesimi, quindi riconosciuto a livello internazionale. Va in commercio un grande Nobile, un prodotto eccellente”, ha commentato soddisfatto il presidente del Consorzio Andrea Rossi.
L’anteprima di quest’anno, la numero trenta, si chiude tra l’altro con una curiosità storica. Per la prima volta è stato presentato un documento che attesta l’origine dell’appellativo “Nobile” legato al vino a Montepulciano, che risale al 1766 e proviene dall’archivio dei Gesuiti di Montepulciano, oggi all’archivio di Stato di Firenze.
Tra gli eventi clou della mattinata di stamani, che era dedicata alla stampa, c’è stata la consegna del premio GrifoNobile 2024 per la sostenibilità etica a Brunello Cucinelli.
“La bellezza e l’armonia sono i valori che dobbiamo perseguire per continuare a contraddistinguerci nella qualità”. È il messaggio che ha lanciato l’imprenditore. “Abbiamo i migliori artigiani, i migliori agricoltori, i migliori viticoltori e dobbiamo ritornare a dare più valore alla persona, solo così le nostre imprese potranno continuare a crescere ed essere un modello in tutto il mondo”, ha aggiunto il re del cashmere che è intervenuto insieme al presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella.
Il premio è stato assegnato dallo stesso Cotarella, dal sindaco Michele Angiolini e da Andrea Rossi. ‘Ambasciatore del made in Italy nel mondo; imprenditore lungimirante; umanista contemporaneo, innovatore del concetto di sostenibilità, rispettoso della sua terra d’origine, appassionato di vino ed esempio di etica per tutti’: questa la motivazione.