Volano le eccellenze Dop: il tesoro del Made in Italy che conquista il mondo

Le eccellenze dell’agroalimentare DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) si confermano la colonna portante della nostra economia. È il risultato del rapporto Ismea-Qualivita 2025, giunto alla 23 edizione e presentato questa settimana a Roma, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del presidente Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti e del presidente Ismea Livio Proietti. L’economia legata alle DOP continua a crescere e a raccontare la forza del made in Italy nel mondo. Oggi il valore della produzione si attesta sui 20,7 miliardi di euro, con una crescita del +25% negli ultimi cinque anni. Si tratta di un comparto chiave della nostra economia, che solo nei consorzi di tutela dà lavoro a 184.000 operatori e le cui esportazioni valgono 12,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’alimentare: dei 331 prodotti registrati a Dop, Igp o Stg, a trainare la classifica sono i formaggi (in particolare Grana Padano e Parmigiano Reggiano), seguiti da salumi (in particolare il Prosciutto di Parma). Crescono anche i prodotti ortofrutticoli (+6,0%), gli aceti balsamici (+7,9%), le paste alimentari (+11%), l’olio d’oliva (+46,9%) e le carni fresche (+4,3%). Si mantengono stabili i prodotti di panetteria e pasticceria (+0,7%) e i prodotti a base di carne (-0,9%). Anche il vino, con 530 prodotti registrati e 138 consorzi di tutela, nel 2024 ha ripreso un po’ a crescere, superando i 7 miliardi (+5,2%), pari all’88% delle esportazioni complessive. Veneto, Toscana e Piemonte restano le regioni guida, ma Friuli (+8%) e Puglia (+6,5%) mostrano grande vitalità. A trainare la classifica è il Prosecco, ma crescono anche Delle Venezie (+9%), Puglia (+19,6%), Chianti Classico (+2,3%) e Terre Siciliane (+10,5%). La crescita riguarda 14 regioni italiane e il 65% delle province, specialmente a Nord. Restano tuttavia molte cose da fare a tutela delle imitazioni per questo assicura ai microfoni del TG1 il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida: “affronteremo questo problema al Senato con una legge che ho fortemente voluto, che permetterà ancora di più di difenderci dalle imitazioni e dai rischi di vere e proprie aggressioni alla nostra economia”.

Stefania Tacconi