È domani il giorno della manifestazione indetta per tenere alta l’attenzione sulla vicenda Whirlpool. Da anni non si assisteva a Siena ad uno sciopero dei lavoratori della multinazionale statunitense. Anzi, lo stabilimento senese del gruppo in viale Toselli, dove lavorano oltre 300 persone, dal 2020 in avanti aveva vissuto un momento di grande rilancio, aumentando la produzione e andando ad annullare tutte le forme di ammortizzatori sociali che erano stati utilizzati in passato. Le richieste di lavoro avevano portato addirittura a richiedere l’aiuto e il lavoro di una trentina di stagionali, che sono stati importanti per andare ad esaudire tutte quelle che erano le richieste del mercato.
Dall’inizio di quest’anno, invece, le cose sono cambiate radicalmente. Minori richieste dal mercato e costi di produzione aumentati a dismisura hanno provocato enormi difficoltà. E il problema non è certamente soltanto senese, ma riguarda la multinazionale nel suo complesso.
Domani, dunque, alle ore 10,45 è previsto il ritrovo dei lavoratori dello stabilimento senese della Whirlpool e dei manifestanti alla Lizza; alle ore 11 ci sarà la partenza del corteo verso Piazza del Campo e attorno alle ore 12 si terrà il comizio conclusivo con vari interventi dal palco davanti a palazzo comunale.
All’iniziativa, che è organizzata dalla rsu della Whirlpool di Siena e dalle sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Cobas lavoro privato con il patrocinio del Comune di Siena, sono state invitate tutte le forze politiche, la Regione Toscana (che ha già confermato in una nota la propria presenza alla manifestazione) e l’intera cittadinanza, con l’intento di “alzare l’attenzione sulla complessa vertenza e affinché si possa scongiurare il temuto disimpegno dal nostro Paese della multinazionale americana, che metterebbe a rischio migliaia di posti lavoro”. “Ricordiamo – affermano le sigle sindacali – che lo sciopero e la manifestazione senese sono in linea con lo stato di agitazione e mobilitazione proclamato dal coordinamento nazionale del gruppo Whirlpool a seguito della decisione della multinazionale di disertare il tavolo convocato al Mise il 28 settembre scorso dai ministri Giorgetti e Orlando”.
La situazione dei lavoratori della multinazionale statunitense di elettrodomestici è nota. Da alcuni mesi l’incertezza regna sovrana riguardo a quelli che potranno essere i piani futuri dell’azienda. Dalla scorsa primavera i vertici internazionali di Whirlpool hanno parlato di una “revisione strategica” che toccherà l’azienda in varie parti del mondo, e tra queste anche l’Europa. In Italia da quel momento la temperatura e la preoccupazione dei lavoratori sono cresciute nei vari stabilimenti del gruppo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assenza dell’azienda al tavolo ministeriale che era stato convocato al Mise a Roma. Una circostanza nella quale i vertici della multinazionale si sono limitati ad inviare una lettera nella quale hanno precisato di essere disponibili ad avviare un confronto soltanto dopo che saranno stati ufficializzati i dati del terzo trimestre (quindi tra una decina di giorni).
Alla manifestazione, fanno sapere con una nota, parteciperanno anche il Polo Civico e il candidato sindaco Fabio Pacciani. “Saremo presenti – scrive, per l’appunto, Fabio Pacciani – non solo come gesto di solidarietà e vicinanza ma per portare il nostro ‘piccolo’ contributo affinché il corteo sfili numeroso e compatto per la città. Sarebbe un bellissimo segnale se anche i cittadini partecipassero alla manifestazione a sostegno dei trecento lavoratori e delle loro famiglie. Nessuno dovrebbe essere lasciato solo di fronte alla preoccupazione di perdere il lavoro e all’incertezza del futuro”.
“È fondamentale – continua Pacciani – che l’azienda faccia chiarezza sul futuro dello stabilimento di viale Toselli e dia garanzie ai lavoratori. Una cosa è certa: Siena deve reagire compatta e chiedere che non sia smantellato uno dei pochi poli industriali della città. Purtroppo, il silenzio di Whirlpool non è un bel segnale di prospettiva. Per questo domani è fondamentale far sentire insieme ai lavoratori la voce forte delle istituzioni, della politica ma anche di tutta la comunità e tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Tra pochi giorni dovrebbe insediarsi il nuovo governo nazionale. L’appello è che Whirlpool sia messa tra le priorità da parte del ministero dello sviluppo economico, tornando a convocare l’azienda al tavolo di crisi che aveva disertato nelle settimane scorse. È fondamentale che il Mise richiami Whirlpool alle sue responsabilità. Siena, con le sue istituzioni, non arretri di un passo”.
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