La letteratura scientifica degli ultimi 10 anni suggerisce come il fitness, inteso come strumento per il raggiungimento di una buona forma fisica, stia cedendo sempre più il passo al wellness, ovvero la ricerca di un ritrovato equilibrio psicofisico, che si traduce in un nuovo stile di vita, lontano dallo stress e da una vita logorante. A tal proposito, il vivere quotidiano, collegato al mondo del lavoro o all’ambito familiare, può portare a vivere sensazioni di tensione, che trovano espressione nella contrazione muscolare, in problemi relazionali e di coppia, nell’alimentazione, nell’insonnia, in ambito sessuale, ecc… L’attività fisica svolge un ruolo importante nel ridurre, quando già in corso, o prevenire, se assenti, tali manifestazioni, contribuendo a contrastare gli effetti negativi dello stress.
Conseguenza immediata di avere un “corpore sano” è proprio la riduzione delle sensazioni di tensione e un ritrovato senso di benessere inteso non tanto come assenza di malattia ma come appagamento bio-psico-sociale. Spesso, per prolungare questo benefico effetto, può essere utile intraprendere un percorso verso il benessere, che facendo leva su aspetti psicologici, ed attraverso l’associazione delle sensazioni immediate del fitness alla più ampia panoramica del wellness, ci porta a ritrovare l’equilibrio perso a causa della frenesia che talvolta la società ci richiede. Come è possibile raggiungere tale obiettivo? Tecniche, strategie e stratagemmi psicologici possono insegnare a focalizzare l’attenzione e le energie sugli obiettivi che intendiamo raggiungere con l’attività fisica e su come riuscire a mantenerli una volta conseguiti. Utilizzare le nostre risorse psicologiche per aumentare i benefici del “tenersi in movimento” e imparare ad ascoltare il proprio corpo, modificando, quando necessario, le nostre percezioni, è un modo per essere in costante allenamento, non solo fisico, e rendere la nostra mente elastica e aperta al cambiamento.
Tra i possibili compiti dello Psicologo, c’è proprio questo: occuparsi del benessere e promuovere il cambiamento, aiutando le persone a conquistare o riconquistare l’aspirata serenità, imparando a gestire tutte quelle situazioni di vita che sono fonte di stress, tensione e di comportamenti che creano malessere. Uno dei più importanti aspetti sui quali, in quest’ambito, è bene lavorare, è la motivazione. L’acquisizione di fiducia in sé è la vera chiave della motivazione: l’autostima può essere incrementata in diversi modi, ad esempio raggiungendo piccoli obiettivi a breve termine, acquisendo così maggiore sicurezza nei propri mezzi. La motivazione inoltre è strettamente legata alle emozioni: se ad un’attività vengono associate emozioni positive, è molto probabile un incremento di motivazione nello svolgere quell’attività, ecco perché migliorare le percezioni e le condizioni emotive di una determinata situazione risulta particolarmente efficace da un punto di vista motivazionale.
La formulazione di obiettivi concreti, a breve, medio e lungo termine, definiti attraverso una scala suddivisa a sua volta in sotto obiettivi da perseguire, diventa la mappa da seguire per non perdersi o sbagliare strada. Questi devono essere chiari, ben delineati, non generici o irraggiungibili. La formulazione degli obiettivi, fondamentale per il successo nello sport come nella vita, spesso non viene effettuata o effettuata in modo sbagliato, per questo è necessario partire dopo per arrivare prima, definendo un programma di allenamento tanto fisico, quanto mentale. Spesso i pensieri negativi influenzano in modo sbagliato le nostre prestazioni ed il nostro umore. Imparare a utilizzare questi stessi pensieri, per ottenere un effetto contrario, cioè positivo, ci permette di superare noi stessi e migliorare la nostra vita.
Dott. Jacopo Grisolaghi
Psicologo
Psicoterapeuta Ufficiale del Centro di Terapia Strategica di Arezzo Sessuologo e Dottore di Ricerca in Psicologia