L’afa a livello matematico è il rapporto tra l’umidità e la temperatura atmosferica.
A tutti voi sarà capitato almeno una volta di dire: «Che Afa!!!!!!». Ma cos’è effettivamente l’afa? A rigore di scienza non è altro che un termine scientifico legato ad un rapporto matematico tra l’umidità e la temperatura atmosferica, quantificabile attraverso una precisa relazione matematica, e rappresentato da diversi indici tra cui dall’indice di calore. Quest’ultimo, consente, infatti, di stimare il livello di disagio fisiologico avvertito dal nostro corpo durante la stagione estiva in corrispondenza di elevati valori termoigrometrici, ossia con temperature e tassi di umidità elevati. In altre parole fornisce un valore della temperature apparente, ovvero di quella effettivamente percepita dal nostro corpo.
Generalmente le condizioni di afa si verificano prevalentemente a temperature superiori ai 27ºC e con tassi di umidità superiori del 40%. In tali condizioni, infatti, l’organismo umano cede calore verso l’esterno principalmente mediante la traspirazione, ossi la sudorazione corporea, la quale è fortemente legata alle condizioni meteorologiche ed è influenzata da una miriade di altri fattori quali: il vento, l’abbigliamento, l’età, il peso, il sesso dell’individuo, ecc.. In condizioni di afa la sudorazione prodotta dall’organismo, per abbassare la temperatura corporea, non riesce ad evaporare nell’ambiente circostante perché già saturo, costringendo la temperatura corporea a salire con possibili conseguenze per l’organismo.
Per rappresentare al meglio il rapporto matematico vengono utilizzati indici specifici, uno di questi è l’indice di calore (HI). Il concetto fu introdotto per la prima volta nel 1979 da Steadman e mette in relazione tre parametri: la temperatura, l’umidità e la temperatura percepita dal nostro corpo. La relazione si ottiene tramite una serie si regressioni multiple, che consentono di ottenere una tabella.
Per evitare il pericolo di colpi di calore o per che non riesce a sopportare l’afa, vi consigliamo di seguire semplici ma essenziali precauzioni: Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, indossare abbigliamento di colore chiaro e di tessuti leggeri e freschi come lino e cotone, non dimenticare soprattutto per gli anziani e i bambini un cappellino ed è opportuno tenere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua.
Anche per chi resta in casa ci sono validi suggerimenti da seguire: è consigliabile spalancare balconi e finestre la mattina presto, in modo da far cambiare l’aria e poi chiudere tutto fino a sera. Per combattere l’afa è necessaria anche una corretta alimentazione, preferire cibi freschi evitando bibite gassate o con elevato contenuto di zuccheri ed alcolici, abbondare invece di verdure e frutta. Ed infine, evitare di ripetere in modo quasi ossessivo, la frase: “Antò fa caldo…” tanto non cambierebbe nulla se non l’umore di chi vi sta vicino.
Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese