Quali sono le strutture della nostra mente che ci permettono di esprimere noi stessi, la nostra identità più intima, le nostre pulsioni sessuali? In prima istanza, è bene sottolineare che l’espressione della nostra psicosessualità avviene in rapporto a come percepiamo noi stessi, a come ci vogliamo far percepire dagli altri e a che cosa ci piace.
Parlando di sesso, non sarebbe male provare a dare una sua definizione. Ahimè, ogni definizione del sesso sarebbe come una coperta corta: se ti copri da una parte, ti scopri dall’altra. Se pensiamo al rapporto “completo” come all’atto sessuale per eccellenza, escludiamo il fatto che a volte sia più significativo stare abbracciati. Se pensiamo a ciò che a noi piace punto e basta, non consideriamo i gusti altrui; se pensiamo alla sacralità dell’unione di due corpi che viene coronata dalla nascita di un figlio, escludiamo l’aspetto ludico e il gioco che al sesso è connesso. Come la mettiamo, risulta impossibile trovare una definizione esauriente di sesso. Come già suggerito, meglio non ingegnarsi a trovare una definizione di che cosa possa essere la sessualità. E’ meglio viverla e sperimentarla senza tabù, senza avere paura di chiedere, sempre nel rispetto di noi stessi e degli altri.
Parlando di psicosessulità umana, è d’obbligo un’avvertenza: tutto ciò che viene detto sul sesso, probabilmente, tra 100 anni non sarà più valido! Nell’antica Grecia l’omosessualità era ben accetta, mentre fino al DSM-III (1987) –Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali edito dall’American Psychiatric Association – era considerata una malattia mentale in occidente. Nella Bibbia l’onanismo è considerato peccato, oggi l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – lo consiglia per prevenire l’ingrossamento della prostata. Molte delle cose che vengono dette sul sesso dunque, non reggono al trascorrere degli anni. Suggerendo dunque di diffidare di chiunque voglia vendere i “dieci comandamenti sul sesso”, andiamo brevemente a vedere in quali modi è possibile esprimere noi stessi, da un punto di vista sessuale.
La sessualità umana è una forma di espressione e di realizzazione della persona, oltre ad essere un’importante modalità di comunicazione interpersonale per il singolo e di mantenimento della vita per la specie. Ogni individuo sembrerebbe essere programmato per esprimere la propria sessualità e realizzarla attraverso l’armonica integrazione tra mente e corpo, definendo attraverso di essa sé stesso e la sua identità. Osservando la specie umana, tuttavia, pare che le cose non stiano proprio così: infatti l’espressione della sessualità negli esseri umani è assai meno semplice di quanto potrebbe far pensare la sua programmazione biologica.
Il sesso, talvolta, è causa o concausa di molti comportamenti criminali, di sofferenza all’interno di una coppia, di varie condizioni psicopatologiche, di disturbi alimentari e così via. Molti studiosi affermano che la maggior parte delle condizioni di sofferenza psichica si accompagnano a qualche difficoltà nella vita sessuale. Questa vulnerabilità del comportamento sessuale alle anomalie del comportamento psichico conferma l’importanza del sesso nel complesso della personalità e fa supporre che esso sia in qualche modo strettamente connesso all’essenza stessa della nostra esistenza. In altre parole, “coito ergo sum!”. A dispetto di Cartesio, intorno alla fine del secolo scorso agli scienziati della mente, tra i quali MacLean, è sembrato chiaro che l’essere umano avesse ben altro che la sola coscienza. MacLean ha elaborato un modello della struttura e dell’evoluzione dell’encefalo, descrivendo il nostro cervello come uno e trino. Egli ha individuato tre formazioni anatomiche e funzionali che si sono sovrapposte ed integrate nel corso dell’evoluzione. A queste tre formazioni, semplificate al massimo, egli ha dato i nomi di cervello rettiliano (sede dell’istinto), sistema limbico (area delle emozioni) e neocorteccia (sede della razionalità). La sessualità umana agisce contemporaneamente sui tre livelli: istinto sessuale, amore e desiderio, scelte relazionali e comportamento agito. Dall’azione di queste tre strutture e dal loro complesso intreccio, si ottiene il nostro agire nel mondo ed il modo attraverso il quale lo interpretiamo: ciò rappresenta l’origine del nostro essere uomini e donne.
Dottor Jacopo Grisolaghi
Psicologo e Sessuologo – Dottore di Ricerca in Psicologia