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Come riconoscere una pasta di qualità

I prodotti alimentari disponibili in commercio sono infiniti e variano in base a diversi fattori, tra cui il paese di provenienza. 

Tra i prodotti più diffusi nel mondo c’è la pasta, in tutte le sue forme e dimensioni, prodotta da tanti marchi differenti e realizzata con diverse materie prime che hanno permesso di realizzare la pasta di grano duro, la pasta integrale, la pasta senza glutine e così via.

Ma come si riconosce una pasta di qualità? Sicuramente bisogna saper leggere l’etichetta del prodotto, saper riconoscere i produttori e l’intera filiera che c’è dietro al prodotto. Ci sono poi specifiche caratteristiche che permettono di riconoscere la miglior pasta in commercio. Sono infatti numerose le tipologie che si possono acquistare, scopri ad esempio la pasta di Gragnano a questo link.

Le caratteristiche di una pasta di qualità 

Le caratteristiche che aiutano il consumatore a capire se una pasta è di qualità o meno sono il colore, la sua superficie, l’uniformità, l’odore, il rilascio di amido e la tenuta della cottura al dente.

Una pasta ben realizzata e di qualità è caratterizzata da un colore chiaro, che è il colore della semola. Se il colore è sull’aranciato o brunito, la pasta ha subito un processo di essiccazione artificiale o troppo violento, quindi ad elevate temperature. Ciò significa che gli amidi presenti al suo interno sono stati bruciati.

Una pasta troppo essiccata ha un sapore dolciastro e il suo retrogusto è amaro.

La superficie di una buona pasta è ruvida e opaca, realizzata grazie ad una specifica tecnica di estrusione utilizzata dai migliori produttori. La pasta trafilata al bronzo, invece, ha una superficie ruvida e porosa perché viene trafilata con un metallo ed è soggetta all’attrito tra la superficie del bronzo e l’impasto.

L’uniformità è la terza caratteristica da analizzare per capire se una pasta è di qualità: questa non deve presentare segni di difetti o punte bianche, rosse o nere. Questi difetti sono presenti sulla superficie della pasta se quest’ultima ha subito degli sbalzi eccessivi di temperatura o è stata essiccata per troppo tempo. 

Odore, rilascio di amido e tenuta al dente

Una buona pasta ha odore se è prodotta con tutti i crismi ed è possibile percepire il tipico odore del grano, simile a quello di una crosta di pane o di un lievito in fermentazione, leggermente acidulo.

Per comprendere la qualità della pasta bisogna analizzare anche il rilascio di amido, che deve essere controllabile in cottura. Generalmente, l’eccessivo rilascio di amido è dovuto da una scarsa qualità della proteina del grano utilizzato per realizzare la pasta.

Le caratteristiche della pasta di Gragnano

 Tra le migliori paste di qualità diffuse in tutto il mondo troviamo quella di Gragnano, caratterizzata da elementi inconfondibili che la distinguono da altri prodotti disponibili in commercio. 

La qualità di questa pasta è dovuta dall’acqua pura utilizzata in fase di produzione e dalle tecniche tramandate di generazione in generazione, sin dal 1500. Questa pasta è caratterizzata dall’utilizzo della sola semola di grano duro e dell’acqua proveniente dalle falde acquifere locali. 

Dopo il raffreddamento della pasta, il confezionamento avviene entro e non oltre le 24 ore, così da evitare la perdita di umidità che potrebbe compromettere le qualità organolettiche del prodotto e l’eccessiva manipolazione nel corso del trasferimento.

 

La trafilatura di questa specifica pasta è in bronzo, l’aspetto è omogeneo e senza macchie o difetti sulla superficie. Queste caratteristiche la rendono una delle paste di qualità che si sposano perfettamente con qualsiasi condimento. Anche in questo caso è possibile scegliere tra diverse forme e dimensioni, adatte a qualsiasi tipologia di gusto e ricetta.

 

 

 

 

 

Francesco Laezza

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Francesco Laezza
Tags: pasta

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