Erano gli anni dei Bee Gees e dei fratelli La Bionda dei pantaloni a zampa di elefante. Gli anni Settanta e Ottanta tornano a rivivere a Poggibonsi dove è stato inaugurato Comeravamo, un concept store che vuole riportare che a genuinità e lo stile di vita lento e naturale di quegli anni. Uno spazio che è mercato aperto ai prodotti della filiera corta e anche all’arte con le espressioni artistiche di Zed1.
Disco music e telefoni a gettoni. Il flipper e il juke-box, la disco music, quella di Donna Summer, e le discoteche con i faretti colorati e la palla a specchi al centro. Tutti elementi di un periodo dove la vita scorreva lenta, la musica aveva ritmi sostenibili e i pc non dettavano i tempi delle persone, gli smartphone non esistevano e i telefoni andavano a gettoni. Sono gli anni del post boom economico, i Settanta e gli Ottanta, quelli dove la gente aveva voglia di uscire e di divertirsi senza sballare, di parlare senza social network, guardandosi negli occhi magari con un buon bicchiere di “rosso” in mano. Erano gli anni dove c’era ancora la possibilità di mangiarsi un piatto genuino, di trovare la frutta maturata sulla pianta e la verdura del contadino.
Spazio alla filiera corta. E attorno allo stile di vita lento, a misura di persona, ai cibi autentici e schietti, al vino che profuma di uva e al pane che odora di forno, che nasce Comeravamo uno spazio che è un concept store dove si respira il clima di quegli anni e dove si possono trovare oggetti e acquistare prodotti realizzati con la stessa passione, qualità e genuinità di quegli anni. Uno spazio con flipper e juke-box che non è però un luogo chiuso per amanti del vintage, ma un realtà che vuole trasmettere una filosofia di vita e farla rinascere. Un luogo che vuole trasmettere un modo di essere e di vivere più naturali, dove le persone si conoscono in una realtà non virtuale e deve “I like” si dice con lo sguardo e l’emoticon è il sorriso luminoso sulla faccia. Uno spazio senza internet e senza wifi perché il vero network è quello tra le persone.
«Nasce uno spazio che vuole legare il turismo alle produzioni locali di qualità – commenta il gruppo di Comeravamo – al vino, al pane, al formaggio, al gelato o all’olio extravergine di oliva. La filiera dei prodotti, quelli sani del contadino, troverà qui lo spazio dove mostrarsi a tutti quanti noi troppo presi oggi tra selfie e post da distrarci dalla vera essenza del nostro territorio. Uno spazio per i turisti e per gli abitanti della Valdelsa che vogliono tornare a una vita più a misura di persona, un luogo dove portare i bambini a giocare con altalene e scivoli dal sapore autentico, dove ascoltare dischi di vinile e degustare le produzioni della zona».
Arte, cibo per l’anima. Comeravamo, che si trova lungo la strada provinciale 1 tra Poggibonsi e San Gimignano nel cuore della Valdelsa e dei flussi turistici, è anche uno spazio a disposizione dell’arte, un luogo dove si coniuga la bellezza a tutto tondo e in tutte le sue sfaccettature. Ad aprire è la mostra delle opere di Marco Burresi, in arte Zed1, artista polivalente che riesce a passare con disinvoltura dalla parete alla tela, dalla grafica pubblicitaria a quella per importanti brand dell’abbigliamento. Con uso sapiente della tecnica a spray, la sua tecnica può essere repentina, schizzata, non finita, come pure precisamente attenta ai dettagli. Burattini, elfi, clown, personaggi immaginari popolano i lavori di Zed1, un po’ pazzi, un po’ al limite, melanconia e riflessione fanno da padrone nelle atmosfere che dipinge.
Basta avvolgere il nastro dei ricordi. Anche il logo, una musicassetta, serve per comunicare la filosofia di Comeravamo. Basta guardarlo per tornare immediatamente con la memoria a quegli anni, per riavvolgere il nastro dei ricordi, un nastro che è anche il filo che tiene insieme quello che questo spazio vuole esprimere.