“Nel nostro tempo in cui il genere umano si unifica di giorno in giorno più strettamente e cresce l’interdipendenza tra i vari popoli, la Chiesa esamina con maggiore attenzione la natura delle sue relazioni con le religioni non-cristiane. Nel suo dovere di promuovere l’unità e la carità tra gli uomini, ed anzi tra i popoli, essa in primo luogo esamina qui tutto ciò che gli uomini hanno in comune e che li spinge a vivere insieme il loro comune destino”.
L’introduzione del documento sulla “Nostra Aetate”, frutto del Concilio Vaticano II, si contestualizza alla perfezione nel presente anche se sono passati 60 anni ed è proprio nell’occasione dell’anniversario della pubblicazione a firma di Papa Paolo VI che si confronteranno sul tema il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Gadi Piperno, Rabbino Capo di Firenze, Izzedin Elzir, Imam della comunità di Firenze. Coordina il diacono, Renato Rossi.
L’appuntamento è per mercoledì 26 novembre alle 18, a Palazzo Piccolomini in Banchi di Sotto, 81.
L’iniziativa è promossa dai Servizi per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.