
Trent’anni per le strade di tutta Italia e d’Europa, decine di organi salvavita trasportati a (oppure da) Siena e altrettante vite umane salvate: l’ultimo polmone arrivato pochi giorni fa da Trento con otto staffette della polizia stradale, l’ultimo cuore ieri, da Grosseto: quei volontari della Misericordia di Siena a disposizione per il trasporto organi, hanno scelto un’attività sempre sul filo del rasoio, sempre a corsa contro il tempo, anche rischiosa ma hanno sempre saputo che il fine sarebbe valso tutti quei chilometri con l’adrenalina alta. Alla fine, il trasporto degli organi da parte dei volontari con l’equipe medica, è un segmento fondamentale nell’obiettivo finale di salvare vite umane e Siena, centro regionale trapianti per cuore e polmone, è un’attività continua in tal senso. Spesso è successo di effettuare le staffette in collaborazione con la Lamborghini della Stradale.
“Il capitolo del trasporto organi da parte della Misericordia di Siena era iniziato trent’anni fa – ricorda Paolo Almi, provveditore della Misericordia – e il prossimo 31 luglio sarà l’ultimo giorno di attività del servizio di trasporto organi, svolto ininterrottamente dai nostri volontari autisti e soccorritori. Questa decisione, estremamente sofferta, è maturata a fronte delle sempre più complesse condizioni operative in cui viene oggi svolto un servizio tanto delicato quanto poco remunerato, che richiede alta specializzazione, responsabilità e totale dedizione”.
I volontari in generale mancano, le risorse economiche certo non abbondano è vero ma purtroppo questo è un problema del tutto burocratico: “Il trasporto organi è un’attività inserita in un complesso sistema organizzativo regionale e nazionale, che coinvolge più attori sanitari e logistici e sono necessarie gare e appalti per affidare il servizio. Dallo scorso anno noi abbiamo ottenuto l’incarico dall’azienda che ha vinto la gara a livello regionale ma non riusciamo più a portare avanti questo impegno. All’interno di questo sistema, la Misericordia di Siena ha assicurato per oltre trent’anni la costante disponibilità di mezzi attrezzati e personale volontario, garantendo reperibilità 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Una volta ricevuta la richiesta – ha detto ancora Almi- , i nostri volontari partono per effettuare trasporti dalla durata imprevedibile, che spesso comportano viaggi lunghi, verso città distanti o anche all’estero, con il supporto anche di voli aerei. Un impegno che negli ultimi anni è diventato sempre più frequente, con un numero e durata di attivazioni sempre in aumento, e che ha richiesto grandi sacrifici da parte di chi ha scelto di donare tempo e competenze in modo gratuito”.
In Toscana, la Misericordia di Siena è l’unica Organizzazione di Volontariato a svolgere questo servizio con forze esclusivamente volontarie, in un ambito altamente specialistico che richiede anche competenze per l’assistenza logistica e organizzativa del viaggio.
“L’Arciconfraternita esprime profonda riconoscenza a tutti i Confratelli e le Consorelle che con spirito di servizio hanno reso possibile per decenni questo impegno straordinario, che ha contribuito in modo tangibile a salvare vite umane – conclude Almi – .Un ringraziamento sincero va anche a tutte le persone con cui abbiamo collaborato nel corso degli anni e con cui si è instaurato un rapporto di profondo affiatamento e reciproca stima: i reparti di Cardiochirurgia e trapianto di cuore e Chirurgia toracica e trapianto di polmone dell’Ospedale Le Scotte di Siena, la Polizia Stradale e le Prefetture. Pur nella consapevolezza della gravità di questa rinuncia ad un servizio che avremmo voluto continuare a svolgere se le condizioni fossero state diverse, la Misericordia di Siena continuerà a operare nel solco della propria missione, al fianco della comunità. Porteremo avanti tanti servizi che abbiamo in carico, in primis l’emergenza neonatale che, come dice il nome, serve al trasporto in emergenza di bambini o alla terapia intensiva di Siena o da Siena verso altri ospedali specializzati”.
Katiuscia Vaselli