Se di quei semi, che Beko donò con il suo arrivo un anno fa, ci sono solo piante secche, adesso la speranza è che in viale Toselli possa germogliare qualcosa di serio grazie al Governo.
L’impegno per lo stabilimento di Siena e per i suoi 299 lavoratori se lo sarebbe preso il sottosegretario al ministero delle Imprese Fausta Bergamotto al nuovo incontro, ancora in corso, a Roma con l’azienda e le parti sociali.
Il mosaico costruito dall’Esecutivo per rilanciare l’impianto si comporrebbe di diversi tasselli: in primis sarebbe confermato il ruolo di Invitalia per rilanciare e la struttura, per cui nei prossimi giorni partirebbe un’attività di approfondimento, una due diligence; l’agenzia governativa poi dovrebbe sottoscrivere un protocollo con il Comune per favorire non solo la reindustrializzazione del sito, ma anche un generale percorso di sviluppo economico, ambientale e sociale del territorio; Invitalia poi, insieme ad una direzione del Ministero del Lavoro, si dovrebbe muovere anche come advisor per favorire il processo della stessa reindustrializzazione.
Compito del Ministero delle Imprese sarebbe trovare una norma per attivare la misura di due anni di ammortizzatori sociali. Le novità dunque ci sarebbero anche se si trattano di indiscrezioni uscite da un tavolo che è ancora in corso e che dovrà tra l’altro trovare la quadra su altre misure sugli incentivi e sulle uscite volontarie.
L’incontro, dicevamo, si svolge nel giorno di in un anniversario che adesso suona come una beffa: il 2 aprile del 2024 l’azienda arrivò a Siena promettendo una rinascita. Tutti però sappiamo come è andata a finire.
MC