Beko, Nardella: “Anche i proprietari al tavolo sullo stabilimento. E il Governo non faccia Ponzio Pilato”

Sullo stabilimento Beko di viale Toselli “il Governo non può fare come Ponzio Pilato e scaricare sulla Regione l’eventuale acquisto e la gestione. Io comunque sto lavorando con la Toscana affinché si apra un tavolo con i proprietari. Se c’è un confronto sull’immobile allora si dovrà mettere a sedere anche Europa Investimenti, quel fondo che controlla Sansedoni, che a sua volta controlla Duccio Immobiliare”, dice l’europarlamentare Dario Nardella, che il 26 febbraio incontrerà a Istanbul i vertici di Arcelik, per parlare della vertenza di Beko.

“L’idea – rivela – è quella di fare fronte comune con il mio amico Matteo Ricci (anche lui europarlamentare dem ed impegnato sul fronte ‘marchigiano’ della crisi, con Comunanza e Fabriano, ndr.). Ringrazio il sindaco di Istanbul che ci ha messo in condizione di fare questo incontro”.

Che cosa proporrete ai vertici aziendali?

“Daremo la disponibilità di un supporto comunitario. Siamo pronti a batterci nel Parlamento europeo affinché la commissione Ue attivi strumenti per sostenere la produzione industriale nel settore. Ma diremmo anche di avere fiducia nell’Italia. E nella sua qualità lavorativa e manifatturiera. In ogni caso chiederemo di non prendere in considerazione la dismissione senza prima aver perlustrato ogni strada possibili, ivi anche la reindustrializzazione dello stabilimento”.

Ha parlato di strumenti per sostenere la produzione industriale. Quali potrebbero essere?

“Di questo parleremo con il Commissario europeo per l’industria e la competitività, il francese Stephane Séjourné. A lui abbiamo chiesto un incontro perché questo non è solo un problema italiano, ma europeo. Il rischio è che nell’Unione non si produca più i frigoriferi se andiamo avanti così”.

Aveva già accennato ad un confronto con Séjourné. Ma c’è una data?

“Su questo ci stiamo lavorando. E speriamo anche che il canale diretto con Arcelik possa offrire qualche opzione”.

MC