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Beko, nuovo tavolo al Ministero: dall’azienda 7 milioni per l’affitto del sito e per l’advisor

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Sette milioni per dirsi addio: è la cifra che Beko ha messo sul piatto oggi pomeriggio, durante il nuovo tavolo al ministero delle Imprese, per garantire il pagamento dell’affitto del sito in viale Toselli da qui fino al 2027 e per avere un advisor che favorisca l’entrata di un nuovo soggetto dell’impianto.

Advisor che, stando a quanto avrebbe detto l’azienda, sarebbe già operativo. Fino a quando resterà nello stabilimento poi la multinazionale dovrebbe farsi carico della bonifica. Confermati sia lo stop alla produzione a fine 2025 che l’addio tra due anni. Di qui la richiesta al Governo per ottenere gli ammortizzatori sociali.

“Centrale resta il nodo dell’acquisizione dell’immobile – ha affermato Daniela Miniero, segretario Fiom Cgil Siena – . Ecco perché dovrebbe essere convocato un nuovo confronto con enti locali ed Esecutivo per la reindustrializzazione”.

Ribadita infatti la necessità dell’acquisizione della struttura da un ente pubblico. “L’aspetto resta di primo piano – osserva Massimo Martini, Uilm Uil Siena  -. Anche il sottosegretario Fausta Bergamotto, presente oggi all’incontro, ha evidenziato le diversità di vedute che ci sono a livello territoriale ma siamo convinti di trovare una sintesi”.

“Beko sostiene che la proprietà del capannone è importante per trovare un nuovo soggetto che investa a Siena. Le parti sociali affermano invece che dal 2026 ci debba comunque essere la possibilità di lavorare, perché lasciare gli operai con la cassa integrazione a zero ore non è giusto”, ha detto Giuseppe Cesarano, segretario locale Fim Cisl.

La seduta a Roma è ancora in corso e le sigle locali stanno parlando ora con i sindacati nazionali. A Palazzo Piacentini i nuovi tavoli sono in programma per il 27 febbraio, per il 14 e per il 18 marzo.

MC