Da quattro ore passa a tutta la giornata lo sciopero dei lavoratori dello stabilimento Beko di Siena.
La decisione di prolungare la mobilitazione è arrivata dopo l’assemblea, che si è svolta stamani alle 6 davanti ai cancelli del sito, ed è stata proclamata poco fa dalla rappresentanza sindacale. Per il turno pomeridiano l’appuntamento è alle 13.15, ancora davanti ai cancelli per l’assemblea.
A mostrare solidarietà verso i 299 dipendenti senesi della struttura è stata anche la Filcams Cgil di Siena, la sigla che rappresenta chi opera nel terziario e nei servizi. “La mancata presentazione del piano industriale e il mancato chiarimento sul futuro dello stabilimento di viale Toselli ci lascia presagire delle cattive intenzioni che la multinazionale ha nei confronti del polo senese – si legge in un comunicato – . Così come ci preoccupano le affermazioni che a quel tavolo sono state dichiarate”.
“Quando si parla di volumi di produzione troppo bassi e che la società sta valutando soluzioni per evitare perdite di cassa – si legge-, tutto ci fa presagire al peggio. Siamo preoccupati per le lavoratrici e i lavoratori di quel sito, in un territorio già estremamente in crisi e penalizzato, un’ulteriore crisi industriale proprio non ci voleva”.
Prosegue la Filcams: “Una crisi che dietro di sè si tira un ulteriore pezzo di indotto. Una fabbrica che chiude è un fallimento sociale”. La sigla esprime “la propria solidarietà alle lavoratrici e lavoratori di Beko, costretti a scioperare per difendere il diritto al lavoro. Auspichiamo che le parti in sede di confronto ministeriale riescano a trovare soluzioni alternative”.