Beko, Sernet è l’advisor scelto dall’azienda per lo stabilimento di Siena

Niente di nuovo sul fronte Beko, se non il nome dell’advisor selezionato dalla multinazionale turca per favorire la reindustrializzazione di viale Toselli: è la Sernet, società che da oltre trent’anni opera in questi processi.

Questo l’unico elemento di novità all’odierno tavolo al Ministero delle Imprese sulla vertenza che riguarda anche Siena, dove lavorano 300 persone e dove Beko intende fermare la produzione a fine 2025 per poi lasciare l’impianto nel 2027.

“Credo che comunque bisogna provare a dare una prospettiva agli operai – dice Giuseppe Cesarano, della Fim Cisl di Siena – . Provare a lavorare fino a quando non arriva un nuovo soggetto industriale”.

Il Governo, per voce del sottosegretario Fausta Bergamotto, avrebbe nuovamente dato assicurazioni sia sul ruolo di Invitalia nella partita, per rilevare l’impianto, che sul fatto che la vertenza si potrà chiudere solo con una soluzione definitiva per Siena.

“C’è però l’aspetto relativo alla cassa integrazione da definire – rileva Massimo Martini, Uilm Uil Siena – . Speriamo di poterlo fare a breve”.

“Puntiamo all’elemento della garanzia statale – dice invece Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena – per la reindustrializzazione. Credo che sia ovvio che Beko possa andare via solo con una garanzia di credibilità e di concretezza sul suo processo”.

Per quanto concerne le questioni ancora aperte sugli altri stabilimenti, riferiscono i sindacati, “è ancora in valutazione la assegnazione a Comunanza di una nuova produzione; a Cassinetta c’è l’impegno a mantenere l’attuale assetto produttivo sul freddo, benché in futuro non si possano purtroppo escludere sovrapposizioni fra le varie gamme del gruppo, mentre sulla cottura è in studio un nuovo prodotto.

“Oggi sono stati portati all’attenzione alcuni punti che ritenevamo già definiti e ne sono emersi di nuovi che necessitano di un approfondimento adeguato – commenta Maurizio David Sberna, direttore delle relazioni esterne di Beko Europe- Siamo convinti che ci siano tutti gli elementi necessari per proseguire un confronto costruttivo, con l’obiettivo di arrivare a un accordo a nostro avviso tanto auspicato quanto auspicabile. Confidiamo che il prossimo incontro del 25 marzo possa permettere di chiudere il cerchio .”

MC