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Beko, via libera dal consiglio dei ministri al provvedimento sugli ammortizzatori

Il provvedimento atteso è arrivato: dal consiglio dei ministri è arrivato l’ok al decreto sugli ammortizzatori sociali per le annualità 2026 e 2027 per i lavoratori Beko di Siena.

“Si interviene anche in favore di imprese appartenenti a gruppi di elevate dimensioni (con numero di dipendenti non inferiore a mille unità), presenti sul territorio nazionale, al fine di gestire esuberi e rilanciare la reindustrializzazione – spiega il Governo in una nota -, consentendo l’estensione della cassa integrazione straordinaria” fino “alla fine del 2027, portando, inoltre, fino al 100% la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro”.

Per la multinazionale, ha spiegato il ministro delle Imprese Adolfo Urso, in conferenza, è inserita nell’atto “una misura di ammortizzatore sociale prevista in questo provvedimento e negli altri casi che dovessero verificarsi” .

“In precedenza, solo le aziende con almeno mille dipendenti potevano beneficiare di questo strumento. Ora, invece, si aggiorna la normativa per permettere anche ai gruppi di imprese che, nel complesso, contano almeno mille dipendenti, di accedere a questa particolare forma di cassa integrazione straordinaria. Anche in questo caso, la misura è pensata per supportare e accompagnare i processi di riconversione e riorganizzazione, come nel caso del gruppo Beko”, aggiunge il ministro Calderone.

“Un aiuto concreto per i lavoratori dello stabilimento, il Governo mantiene le promesse fatte”, commenta il sindaco Nicoletta Fabio, che oggi pomeriggio aveva incontrato gli operai ed sindacati. “In un clima di grande collaborazione – sottolinea Fabio – è apparso ancora una volta evidente come le continue interlocuzioni e la proficua collaborazione che questa amministrazione ha instaurato con il governo nazionale hanno portato a un importante provvedimento, che di certo non risolve la situazione, ma mitiga in maniera sostanziale le difficoltà che i dipendenti dell’azienda di viale Toselli si trovano ad affrontare”.

“Come avevo già preannunciato nelle scorse settimane, rassicurando le organizzazioni sindacali, il governo Meloni stava lavorando con determinazione a un provvedimento che includesse non solo la complessa partita legata all’ex Ilva – le parole del deputato di FdI Francesco Michelotti – , ma anche altre vertenze aperte in questi mesi — fra cui quella che riguarda i lavoratori della Beko. Con questo decreto il Governo dà una risposta concreta a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie, confermando che la politica industriale e la tutela del lavoro restano obiettivi centrali dell’azione dell’Esecutivo”.

marco crimi

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