Domani sarà il turno dei primi cittadini di Asciano e Castlenuovo Berardenga Fabrizio Nucci e Fabrizio Nepi, poi venerdì 15 novembre tocca a Rapolano Terme con Alessandro Starnini e Sovicille con Giuseppe Gugliotti, quindi lunedì 18 sarà il turno della provincia con Agnese Carletti ed infine tocca a Monteroni d’Arbia con Gabriele Berni: i lavoratori di Beko incontreranno nei prossimi i sindaci dei comuni contermini per coinvolgere tutto il territorio nella vertenza che coinvolge 299 lavoratori.
Oggi i dipendenti che operano nel sito di viale Toselli sono scesi in strada per chiedere sostegno e aiuto a tutta Siena, nel difficile braccio di ferro con l’azienda. Dopo un’altra ora di assemblea ai cancelli dello stabilimento, è iniziato il volantinaggio nelle rotatorie vicino al sito di Viale Toselli.
“Sono dieci anni che viviamo tra solidarietà, cassa integrazione e lavoro ridotto. Ci sono stati periodi in cui lavoravamo solo quattro ore a turno. Poi, con l’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, siamo arrivati al punto più critico – afferma una lavoratrice-. Infine, siamo stati “svenduti” a una nuova proprietà, Beko, di cui non sappiamo nulla: non sappiamo chi siano, né quali siano i loro piani per il futuro. Il nostro futuro è in gioco, e con noi quello di molte famiglie: qui lavorano tante donne e coppie sposate, che contano entrambi su questo lavoro per sostenersi”.
“Abbiamo già passato dodici anni di cassa integrazione con Whirlpool. Per noi Beko rappresentava un’opportunità, una speranza per costruire un futuro stabile. Purtroppo, però, le cose non sono andate così”, dice un altro.