Alle 16 del 9 dicembre si consumerà un passaggio decisivo nella vertenza che coinvolge la Pam Panorama e il cassiere licenziato Fabio Giomi: il prefetto Valerio Massimo Romeo incontrerà le parti interessate nella vertenza stessa.
Il tavolo al palazzo del Governo, convocato dal prefetto stesso dopo aver ascoltato nelle scorse ore la Filcams Cgil di Siena, arriva mentre cresce il fronte sindacale e politico contrario al licenziamento.
La Filcams torna all’attacco dopo la nota diffusa da Pam Panorama, definendola senza mezzi termini “un’auto denuncia”. Scrive il segretario generale Mariano Di Gioia: “Nonostante le tante sollecitazioni pervenute dalla Filcams Cgil di Siena di ritirare il licenziamento di Fabio Giomi, la Pam imperterrita ha continuato nella sua convinzione. A queste sollecitazioni si sono aggiunte dichiarazioni da parte del mondo giuridico, accademico e politico di richiesta all’azienda di revocare non solo il licenziamento avvenuto a Siena, ma anche quelli di Livorno e nel resto d’Italia”.
La Filcams giudica il comunicato di Pam “un’auto denuncia di un metodo deciso in via unilaterale e di stampo padronale”, sostenendo che “esce fuori dai confini ben definiti dallo Statuto dei Lavoratori”. Poi il riferimento all’articolo 4 della legge 300: “Vorremmo ricordare a Pam che l’articolo 4 ben definisce il limite della tutela del patrimonio aziendale e nel caso del licenziamento di Giomi non vi era né il fondato sospetto né un post fatto”. E ancora: “Pertanto se i furti avvengono da parte di persone estranee del perimetro aziendale la stessa deve utilizzare i sistemi di antitaccheggio convenzionali”.
Il sindacato conferma il presidio: “Saremo davanti al negozio della Pam per rivendicare ancora una volta l’utilizzo distorto del controllo a distanza delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Poi appunto l’annuncio: “In queste ore è arrivata la convocazione, saremo dal Prefetto il 9 dicembre alle 16. Ringraziamo il dottor Romeo per la disponibilità e la celerità”.
A sostegno della mobilitazione arriva anche la Fiom Cgil Siena, che sarà presente al presidio: “Il lavoro non è una merce, è dignità e diritti. Non resteremo in silenzio di fronte a soprusi e ingiustizie: la lotta per i diritti dei lavoratori non si arrende mai”. All’iniziativa prenderà parti anche il segretario della Cgil Toscana Rossano Rossi.