Chiuse le indagini per violenza sessuale su schermitrice minorenne a Chianciano: indagati due atleti

Chiuse le indagini sui due indagati per la violenza sessuale denunciata da una schermitrice della nazionale dell’Uzbekistan durante un ritiro a Chianciano. Il fatto è avvenuto nell’agosto dello scorso anno, quando la ragazza era ancora minorenne. Fu lei stessa a denunciare la violenza sessuale da parte di due giovani dopo una serata passata insieme. La notifica è stata inviata ai due indagati

Chiuse le indagini, la Procura di Siena si appresta dunque a chiedere il processo per i due giovani schermitori Lapo Pucci ed Emanuele Nardella, 19 e 21 anni, accusati di aver violentato la schermitrice uzbeka, 18 anni compiuti da poco.
Il procuratore capo Andrea Boni, con un comunicato, ha reso noto che oggi è stato notificato ai due indagati, all’epoca componenti della squadra juniores italiana di scherma, l’avviso di conclusione indagini in relazione all’ipotesi di violenza sessuale di gruppo. Ora la Procura, con il pubblico ministero titolare dell’indagine, Serena Menicucci, si appresta a chiedere al giudice per le indagini preliminari del Tribunale la richiesta di rinvio a giudizio per i due giovani.

Nello scorso aprile al Tribunale di Siena si è svolto l’incidente probatorio della giovane atleta uzbeka, difesa dall’avvocato Luciano Guidarell. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Enrico De Martino, Matteo Antonio Starace e Gian Paolo Del Sasso. I due atleti italiani negano di aver compiuto violenza nei confronti della giovane ribadendo che il rapporto era stato consensuale. Chiuse le indagini sui due indagati per la violenza sessuale denunciata da una schermitrice della nazionale dell’Uzbekistan durante un ritiro a Chianciano. Il fatto è avvenuto nell’agosto dello scorso anno, quando la ragazza era ancora minorenne. Fu lei stessa a denunciare la violenza sessuale da parte di due giovani dopo una serata passata insieme. in un ritiro di nazionali giovanili nell’agosto 2023. La notifica è stata inviata ai due indagati.
La giovane di nazionalità messicana, ma portacolori della nazionalità uzbeka, aveva denunciato di aver subito violenza in un hotel di Chianciano Terme. La vicenda è rimasta sottotraccia per mesi. L’avvocato della 18enne pochi giorni fa ha inviato un esposto alla federazione, chiedendo provvedimenti. A stretto giro è arrivata la risposta dell’ente federale, che ha replicato la non esistenza dei presupposti per intervenire.