
La commissione cultura dello scorso venerdì 10 gennaio “non è mai stata secretata. Nessun giornalista è stato formalmente allontanato né si è presentato, ad eccezione di un fotografo. Non è stata inviata alcuna comunicazione preventiva o durante la seduta riguardante la possibilità o meno di accedere”, dice il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, che ha risposto ad un’interrogazione del consigliere comunale del Pd Gabriella Piccinni.
L’esponente dem aveva chiesto al primo cittadino trasparenza su quanto accaduto durante l’organismo, ricordando che sulla stampa si era letto che la seduta era “stata inibita ai giornalisti”, ma senza che ci fossero state comunicazioni da parte della presidente Maria Antonietta Campolo.
Per il sindaco “è oggettivamente difficile ricostruire il rapporto tra il presidente della commissione e la stampa in questa occasione. Tuttavia, il verbale conferma che l’audizione” a cui aveva partecipato lei stessa “non era secretata e che non era previsto alcun divieto”. E prosegue: “Ritengo positiva una maggiore partecipazione della stampa alle commissioni, cosa che in passato non era così frequente. La trasparenza e l’assenza di censura devono essere principi cardine del nostro lavoro”.
“Decisamente insoddisfatta sul come sono andate le cose e di una risposta parziale del sindaco” si è dichiarata Piccinni. “Dai chiarimenti emersi risulta evidente che la commissione non era secretata. Tuttavia, si segnala che i giornalisti sarebbero stati invitati a non presentarsi, presumibilmente per decisione del presidente. Questo rappresenta un problema”, ha osservato il consigliere, sottolineando poi come anche Assostampa e l’Ordine dei giornalisti della Toscana “hanno alzato la loro voce” sulla bozza che avrebbe dovuto regolare il funzionamento delle commissioni.
Piccinni poi ha chiesto “chiarezza definitiva sui ruoli del portavoce e dell’ufficio stampa: il primo lavora a stretto contatto con l’amministrazione, il secondo ha il compito istituzionale di informare i cittadini”.
MC