Chi – come me – si aspettava o sperava che dalle elezioni regionali siciliane potessero arrivare “scosse” in grado di smuovere le acque stagnanti della politica senese, è rimasto deluso. Il risultato è stato così prevedibile e già scritto, di non spostare di un millimetro la situazione che c’era la settimana scorsa e, credo, anche la prossima.
Dalla Sicilia sono arrivate solo conferme: che la gente non va più a votare (affluenza sotto il 50%) e che questo non preoccupa nessun partito, anzi è un vantaggio perché permette di avere percentuali alte senza dover trascinare al voto tante persone; che il Movimento 5 Stelle è forte, anzi fortissimo, ma non arriverà mai al 50,1% dei voti che serve per poter governare da soli; che il centrodestra unito è vincente, ma questo anche a Siena sembra che ormai l’abbiano capito; che anche presentando un “bombolone” come Claudio Fava (o presunto tale) se Articolo 1 – Mdp si presenta da solo fa incontro a figure imbarazzanti; che il Partito Democratico tiene i suoi voti, ma nonostante i tre anni di governo di Matteo Renzi non è riuscito a costruirsi una base elettorale nuova.
Ecco, alla fin fine, cosa dicono le elezioni siciliane: ognuno tende a confermare i propri voti, senza capacità di attrazione all’esterno del suo recinto e se questo sarà confermato anche a Siena – ed appare probabile – ci attende un altro ballottaggio fra Pd e alleati di centrosinistra contro centrodestra e qualcun’altro, che appare ormai la formula condivisa da tutti e, se arriverà l’approvazione da Roma, con Luigi De Mossi come candidato sindaco.
E qui ci potrebbe essere invece un elemento nuovo: il peso di Casa Pound. Il 9% ottenuto nelle elezioni a Ostia, non è che l’ultimo successo elettorale di una forza politica che viene sottovalutata, ma che – anche a Siena – sa alternare gli striscioni urticanti, scorretti, qualche volta disgustosi, ma che fanno notizia e rimbalzano su giornali e televisioni per giorni, con una presenza sul territorio, di sostegno ai soggetti più deboli, che nessun altro partito è in grado di fare: doposcuola gratuito, pacchi alimentari, pulizie di strade e giardini.
Alla fine potrebbe venirne fuori proprio da qui quella percentuale di voti, modesta in valore assoluto, ma decisiva per portare alla vittoria il centrodestra senese.
Roberto Guiggiani