Dalle contrade al terzo settore: i volontari aiutano i vigili urbani. Sì del consiglio comunale al nuovo Regolamento
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Dalle contrade fino al terzo settore: potranno arrivare da varie realtà i volontari che supporteranno la polizia municipale. Con l’approvazione del nuovo Regolamento del corpo, che è passato oggi al vaglio del consiglio comunale, viene introdotto infatti il gruppo in aiuto dei vigili urbani.
La sua attività sarà quella affiancare gli agenti nella vigilanza, nella sensibilizzazione dei cittadini e nell’assistenza alla popolazione. Il nuovo regolamento ha ricevuto diciotto voti favorevoli, sei invece gli astenuti.
L’altra novità, apportata dalla modifica, è la costituzione di un nucleo di ausiliari del traffico, che si dedicherà alle soste nel territorio comunale e che ha l’obiettivo di far rispettare le norme per ottenere una riduzione delle infrazioni ed una migliore viabilità.
E poi ancora viene introdotto l’obbligo per i vigili di intervenire in tutte le situazioni riconducibili alle funzioni di istituto: “questo significa -spiega il Comune- che ogni membro è tenuto a prestare il proprio servizio in modo attivo e tempestivo, rispondendo a tutte le necessità operative che si presentano sul territorio”.
Il corpo poi avrà diritto a usare i proventi derivati da multe per progetti di previdenza e assistenza complementare. Definita infine una maggiore tutela per il personale che non può prestare servizi esterni e per le donne durante la maternità. L’articolo 35bis specifica infine in modo dettagliato i requisiti psico-fisici necessari per il personale.
“Il regolamento vigente, approvato nel 1994 – ha spiegato l’assessore alla polizia locale Enrico Tucci –, necessitava di un aggiornamento per rispondere efficacemente alle nuove sfide che il corpo si trova ad affrontare quotidianamente. Il corpo di polizia locale svolge tutte le funzioni concernenti l’attività di polizia locale, urbana, rurale, amministrativa, polizia giudiziaria, polizia stradale, sicurezza urbana, ausiliarie di pubblica sicurezza e ogni altra funzione di polizia che è demandata espressamente da leggi o da regolamenti al Comune o alla polizia locale. Il nuovo regolamento, che disciplina l’organizzazione e il funzionamento del corpo della polizia locale, è stato redatto in risposta alle esigenze di aggiornamento normativo e organizzativo, in particolare per garantire un servizio più efficiente e rispondente alle necessita della comunità locale, promuovendo una maggiore sicurezza e una migliore qualità della vita per tutti i cittadini”.
Scettiche le opposizioni: “Intanto ritengo necessaria una riflessione di metodo – afferma Alessandro Masi, del Pd-. Come è successo per l’esame e l’approvazione di altri regolamenti, il nuovo testo ci viene sottoposto senza un raffronto con il vecchio, per cui siamo costretti nei pochi giorni dalla convocazione del consiglio comunale a procurarci il vecchio testo e a studiare il nuovo. Senza questa operazione non siamo in grado di comprendere la portata ed il senso dei cambiamenti proposti e di esprimere un voto consapevole ed informato. Questo modo di procedere illogico, che ci ha fatto discutere prima dell’armamento e poi dell’organizzazione complessiva del corpo dei vigili urbani, non aiuta la comprensione della ratio della riforma, perché sembra che l’organizzazione ruoti intorno alla condizione del servizio armato, mentre quest’ultimo ne costituisce una tipicità e prerogativa. Non ci convince, quindi, la risposta ricevuta in commissione, che si sarebbe partiti dall’armamento per rispetto del consiglio comunale che aveva approvato la relativa mozione”.