“E’ necessario abbandonare una visione di breve periodo talvolta parziale e superficiale, che alla lunga si rileverà miope e frammentata e lascerà indietro persone ed imprese, soprattutto quelle delle aree interne e più marginali mentre occorre assicurare adeguati livelli qualitativi e prestazioni elevate di connettività, tema che non riguarda solo la qualità dei cavi della fibra ma attiene ad un concetto ben più vasto, quello della democrazia digitale. Su questo manterremo alta l’attenzione”.
Lo ha detto il senatore e capogruppo del PD in nona commissione del Senato Silvio Franceschelli, intervenendo in merito alla Conversione in legge del decreto-legge 5 dicembre 2022, n. 187, recante misure urgenti a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici.
“Oggi – ha sottolineato Franceschelli, spiegando che il decreto così come introdotto e formulato, non è idoneo e sufficiente a garantire il raggiungimento dell’obiettivo che si propone invocando invece una programmazione e una visione organica di medio lungo periodo – occorre puntare ad avere un’infrastruttura digitale come cardine della competitività del sistema delle imprese e più in generale della tenuta e della coesione sociale dei territori, nonché per lo sviluppo dei servizi”.
“Il più significativo cardine dell’infrastruttura digitale è la copertura territoriale”, ha detto ancora Franceschelli nel suo intervento, ricordando che “ognuno deve avere la stessa possibilità di accesso alle reti e disponibilità dei servizi indipendentemente dal luogo in cui si trova, andando a realizzare quella che si chiama democrazia digitale, inclusione e pari diritti dei cittadini e delle imprese”.
“Se andiamo a verificare la mappa della copertura vediamo che in questi ultimi anni molto è stato fatto ma questo percorso deve essere portato a compimento con celerità e senza lesinare risorse in quanto sono molte le aree bianche e grigie, con particolare riferimento e priorità alle aree interne, montane ed i piccoli centri che pagano un divario e uno stato di bisogno infrastrutturale e digitale; per non parlare dell’esigenza di fornire la connessione digitale al sistema delle aziende agricole e zone rurali che spesso operano senza poter connettersi ad un’infrastruttura moderna ed affidabile” ha concluso il senatore.