
La legge di bilancio “non prevede dei tagli riguardati somme di provenienza in meno da parte dello Stato da erogare a provincia e comuni che non presentino disavanzo di bilancio bensì la prescrizione per i comuni in regola di accantonare risorse di parte corrente negli anni dal 2025 al 2029. Al termine del 2029, qualora vi sia rispetto del patto di stabilità annuale, le somme accantonate dovranno essere utilizzate per gli investimenti e non per la parte corrente”.
La precisazione è contenuta in una nota del parlamentare di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti. La traduzione: in sostanza gli enti che avranno i conti in ordine dovranno mettere da parte una porzione dei loro fondi. E se ogni anno le regole di bilancio saranno rispettate allora dal 2029 questi soldi potranno essere usati anche al di fuori delle spese ordinarie.
Michelotti ha risposto così al Partito Democratico, che in una conferenza ha denunciato come sarebbero 8,6 i milioni di euro tagliati agli enti locali (link qui). “Che il Partito che è stato largamente al governo del Paese dal 2012 al 2022 e si è reso corresponsabile del più grande taglio al sistema complessivo degli enti locali ben superiore a 12 miliardi attacchi i provvedimenti della legge di stabilità è davvero stupefacente”, è l’incipit della risposta di Michelotti.
Fratelli d’Italia, si legge ancora, “sta portando, insieme al centrodestra, una politica di responsabilità della spesa pubblica mirata a garantire efficienza, sostenibilità e sviluppo. La verità è che, grazie all’impegno del governo Meloni, oggi i comuni italiani gestiscono già miliardi di euro provenienti dai fondi Pnrr, risorse europee senza precedenti che permettono di realizzare progetti strategici senza gravare sulla fiscalità locale”.
“Oltre il 74% dei fondi messi a bando (più di 18 miliardi di euro su un totale di 24,81) nell’ambito del Pnrr – prosegue- è stato aggiudicato proprio alle amministrazioni comunali, un dato che testimonia l’enorme flusso di finanziamenti attivato a favore dei territori. Tutto questo è avvenuto grazie certamente alle capacità amministrative dei sindaci e delle amministrazioni locali, al personale e ai loro collaboratori ma soprattutto grazie all’azione del Governo e alla regia del ministro Fitto prima e Foti poi e del premier Meloni. Abbiamo distribuito ai Comuni miliardi di risorse aggiuntive con le quali i Comuni hanno potuto abbattere in modo significativo alcune spese e realizzare opere strategiche”.
Con i fondi Pnrr, aggiunge, “diversamente allocati nelle varie missioni, molti investimenti locali – dalle infrastrutture ai progetti sociali – sono coperti o il loro costo si è ridotto, e consentono ai comuni di risparmiare risorse proprie su vari fronti. Avendo incassato queste risorse straordinarie, è normale prevedere un minimo contenimento della spesa corrente, perché con i soldi del Pnrr i Comuni hanno potuto coprire molte opere senza attingere ai loro bilanci”.
La chiosa: “Lamentarsi di aggiustamenti dopo aver ricevuto o star ricevendo ingenti finanziamenti è una operazione di pura strumentalità politica che va respinta al mittente. Il governo di centro destra sta facendo il massimo possibile per tenere i conti in ordine favorendo la crescita della Nazione. Il quadro economico è certamente complesso ma vede l’Italia crescere in termini economici ed occupazionali come mai negli ultimi anni”.