Nel 2023 l’utile di Estra tocca quota 28,1 milioni di euro e raddoppia i 14,1 milioni di un anno fa. Lo ha comunicato il Gruppo dopo che il cda ha approvato un bilancio segnato, si dice, dalla “ripresa di un sentiero di crescita e di creazione di valore apprezzando al contempo i primi risultati concreti della strategia di aggregazione del progetto multiutility”.
Calano i ricavi: quest’anno sono stati registrati 1212 milioni di euro, a fronte dei 1776,9 milioni del 2022, “dato che però era stato fortemente impattato dall’effetto dell’aumento dei prezzi delle commodity sulla vendita di gas e luce, dovuto alla crisi energetica internazionale”, viene precisato.
Sensibile invece l’aumento del margine operativo lordo che si staglia a 142,9 milioni di euro, con un +37% rispetto al 2022, 104, 5 milioni. I risultati sono stati ottenuti anche grazie all’impegno della business unit della vendita gas ed energia elettrica e dell’attività di efficienza energetica nell’ambito degli interventi collegati al superbonus,
Bene anche il risultato operativo netto: 69,6 milioni di euro, in forte crescita (+97%) rispetto ai 35,4 milioni del 2022. Il patrimonio è di 437,7 milioni di euro in crescita rispetto ai 423,2 milioni dello scorso anno.
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con un indebitamento finanziario netto di 447,3 milioni di euro, in aumento di 95,5 milioni di euro rispetto a fine 2022, principalmente a causa dell’assorbimento di cassa generato dall’aumento del capitale circolante netto commerciale (cresciuto da 56,7 a 165,9 milioni di euro).
Soddisfatto il presidente di Estra Francesco Macrì: “Riprendiamo un trend di crescita al di là delle turbolenze nel mercato internazionale dell’energia. La solidità del nostro modello, da sempre centrato sulla vicinanza con i territori di riferimento, ha consentito di ottenere ottime performance economiche, ma anche di confermare il ruolo-guida del Gruppo come uno dei protagonisti a livello nazionale nella transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico”
“L’andamento del 2023 testimonia la nostra solidità strutturale – afferma l’ad Nicola Ciolini – anche in un contesto di instabilità geopolitica che continua a far sentire i suoi effetti. I risultati conseguiti evidenziano la resilienza del Gruppo nel contesto di mercato particolarmente complesso e attestano la validità delle scelte aziendali operate in termini di ampliamento e diversificazione del portafoglio lungo più linee di business”.