Giro d’Italia, dal Comune 250mila euro per Giusy Ferreri. Lorè: “Al concerto presenti in 4mila”

Oltre 250mila euro di spese e 4mila spettatori: l’assessore allo sport Lorenzo Lorè diffonde nuovamente i dati sul concerto allo stadio Franchi di Giusy Ferreri.

E lo fa rispondendo ad un’interrogazione in consiglio comunale del consigliere del Pd Giulia Mazzarelli. Ad una settimana dalla polemica esplosa sui conti del Comune il capogruppo dem ha chiesto informazioni sui costi dell’organizzazione degli eventi relativi alla nona tappa del 108esimo Giro d’Italia.

L’evento della cantante sarda, fa sapere l’assessore, “ha comportato uscite per 177.297,90 euro compresa Iva, di cui le più rilevanti sono il compenso per l’artista per trentamila euro, il servizio di noleggio e di allestimento di strutture, oltre all’assistenza e al service audio-luci per 89.426 euro, l’ospitalità dello staff dell’artista e dei tecnici per 15mila euro, il servizio di safety e security per 9.516 euro, somme che sarebbero state coperte se avessimo deciso di mettere a pagamento la partecipazione del pubblico, che, lo ricordo, si è attestata sui 4mila spettatori contati. A queste somme è da aggiungere il noleggio della copertura del manto erboso per 73.200 euro, necessaria per evitare che il campo si rovinasse, causando danni alla Siena Fc, società gestrice dell’impianto, con conseguente obbligo di ripristino a carico del Comune con possibili costi – secondo l’esperienza maturata dall’ufficio – superiori a quelli di noleggio. D’altra parte non era possibile pensare sin da subito all’acquisto della protezione, non avendo ancora mai verificato che resa avrebbe avuto la sua installazione”.

Poi la parte dedicata alla Corsa Rosa: “Supportato dagli atti amministrativi pubblicati, posso poi specificare – ha aggiunto – che gli eventi hanno ottenuto la sponsorizzazione di alcuni partner commerciali che hanno coperto parte dei costi sostenuti; l’accordo con Rcs per l’arrivo della tappa del Giro d’Italia nel giorno di domenica 18 maggio prevedeva la corresponsione di 200mila euro, iva esclusa; per le iniziative sportive alla Lizza l’amministrazione ha erogato contributi minimali alla Siena Cycling Asd e alla Eroica Italia Ssd; la collaborazione con Confartigianato, che ha portato all’allestimento dello street food da giovedì sera a sabato sera ai giardini della Lizza, non ha comportato spese per l’ente”.

L’assessore parla poi di “importanti” presenze nei quattro giorni dell’iniziativa ‘Fuori dal giro’: “8mila persone allo street food, 4mila spettatori al concerto, tantissimi ciclisti alle tre iniziative del sabato (pedalata della legalità, pedalata cicloturistica e Eroica juniores da Siena a Montalcino), seicento visitatori al Santa Maria della Scala dalle 19 alle 24 durante la Notte europea dei musei, dato particolarmente significativo, grande pubblico in piazza del Campo e lungo tutto il percorso durante la tappa del Giro la domenica, che, tra l’altro, ha avuto due milioni di telespettatori su Rai2 con il 16,9 per cento di share all’arrivo in piazza del Campo”.

Non soddisfatta della risposta di è detta Mazzarelli: “Avevo espressamente richiesto che venissero dettagliate con precisione tutte le voci di spesa e invece continuo ad avere dubbi su quanto riportato dall’assessore. Ho scaricato e analizzato tutte le delibere, e da un conteggio sommario, che riconosco possa anche non essere completo, risulta una cifra che supera i 195mila euro, considerando voci come affitti, ospitalità, sorveglianza e altri costi. A questa cifra, già significativa, va poi aggiunto il compenso dell’artista, 30mila euro, che non era inserito nel mio conteggio iniziale, come anche non c’erano i 15mila euro per l’ospitalità. Questo rende difficile avere un quadro completo e trasparente della spesa complessiva, che risulta quindi essere ben superiore alla stima iniziale. Poiché si tratta di fondi pubblici, la trasparenza deve essere il principio guida di ogni amministrazione. A questa deve aggiungersi anche la ragionevolezza: è giusto sperimentare, ma non è accettabile sprecare risorse pubbliche. Mi domando, ad esempio, se sia stato fatto un confronto con i prezzi di mercato per valutare la congruità delle spese sostenute”.

“Lei, assessore, sostiene che il budget sia stato rispettato, ma a conti fatti risulta che questo sia stato ampiamente superato – prosegue-. È anche per questo motivo che il nostro gruppo si era espresso negativamente in Consiglio in relazione alla variazione di bilancio, visto che in commissione ci erano state preventivati circa 600mila euro di variazione relativi in modo generico ad eventi culturali: abbiamo capito in seguito che essi erano destinati anche all’organizzazione di questo concerto. Di fronte a costi così elevati, credo sarebbe stato più sensato investire in qualcosa di duraturo per la città, piuttosto che in un evento effimero. Di fronte a spese ingenti per un concerto, quindi un evento sporadico, sperimentale, spicca la difficoltà ad impegnarsi ed investire in qualcosa di stabile che consenta la prosecuzione di un’attività amata dai senesi e che dura da mezzo secolo, come appunto il cinema in Fortezza”.