È stata inaugurata ieri, sabato 23 novembre, “Una stanza tutta per sé”, nella stazione dei carabinieri di Chianciano Terme, con il contributo del Soroptimist international d’Italia di Chianciano Terme – Montepulciano. La stanza è un luogo sicuro pensato per le audizioni delle vittime vulnerabili. Lo stesso titolo dell’iniziativa, chiaro richiamo al saggio di Virginia Woolf, è emblematico dell’obiettivo. Qui, le donne che hanno subito violenza possono essere aiutati dai carabinieri, qualificati e appositamente specializzati per questo genere di colloquio, e gli inquirenti possono verbalizzare l’audizione.
Il progetto fu avviato nel 2014, presso la caserma dei carabinieri di Mirafiori, grazie alla collaborazione con il club di Torino. Le altre stanze sono state realizzate in tutto il territorio nazionale, una di queste è già presente da anni presso il comando di Siena ed una è stata inaugurata lo scorso anno presso la compagnia di Poggibonsi. Ciò grazie alla strutturata e consolidata collaborazione tra Soroptimist e l’Arma dei carabinieri, cristallizzata in un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2022 tra il comandante generale dell’Arma dei carabinieri e la presidente del Soroptimist International d’Italia.
La cerimonia di inaugurazione, presieduta dal comandante provinciale dei Carabinieri, Angelo Pitocco, e, per Soroptimist, dalla Presidente di Soroptimist International d’Italia – Club di Chianciano Terme – Montepulciano, Gabriella Ferranti, ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, tra cui il sindaco di Chianciano, il prefetto di Siena, il procuratore della repubblica di Siena, il consigliere regionale Elena Rosignoli, il sindaco di Torrita in rappresentanza dell’Unione dei comuni della Valdichiana nonché la past president del Soroptimist nazionale Wilma Malucelli. Un’iniziativa che vede al centro la vittima e il suo bisogno di essere accolta in un ambiente adeguato. Per tale ragione, nel rispetto di quanto indicato dal protocollo d’intesa tra l’Arma dei carabinieri e il Soroptimist International d’Italia, la stanza è stata tinteggiata di un colore tenue e arredata in modo da attenuare lo stato di disagio delle vittime denuncianti, potendo così trasmettere il senso di accoglienza e ascolto, con particolare attenzione ai più piccoli mediante l’allestimento di uno “spazio gioco”, con libri e giocattoli.