La giustizia di prossimità diventa realtà: gli avvocati di Siena svelano il progetto

La giustizia più veloce, la giustizia sempre più vicina al cittadino, la giustizia che si fa parte integrante della comunità: questa la prospettiva del progetto dell’ordine degli avvocati di Siena che intende dare vita ad un organismo piccolo ma agile e performante che riesca a rompere la tendenza dell’accentramento dei servizi negli uffici giudiziari.

“L’esperienza di stamani sarà propedeutica a creare una camera arbitrale a Siena, una struttura che finora non è mai stata realizzata e che intendiamo portare a fondo”. È l’obiettivo che si è dato Antonio Giovanni Ciacci, presidente dell’ordine.

L’idea è quella di creare un sistema giudiziario che esca dai tribunali e che sia ancora più vicino ai cittadini. L’ordine degli avvocati conta sulla collaborazione dei comuni della provincia ed auspica di creare le camere in luoghi contigui a quelli dove sono già presenti gli sportelli di prossimità.

Il consiglio è a lavoro su uno statuto che si baserà sull’esperienza di altri fori e che punta a rendere il servizio accessibili a tutti, anche in termini di costi. “Il progetto è coraggioso. Spero di portarlo avanti alla svelta, magari con un statuto pronto entro il 2023”, continua Ciacci.

Le linee generali di questo “arbitrato di vicinato” sono state elencate oggi durante un incontro che l’ordine senese ha organizzato nell’Aula Magna dell’ateneo.Numerosi ed autorevoli i relatori che sono intervenuti e che arrivano da tutto il mondo: dalla Gran Bretagna, da Parigi, Bruxelles, Losanna, Salonicco, Varsavia e Lione.

“Un evento come questo significa che le relazioni internazionali possono essere fatte anche in questa città”, la chiosa di Lucia Fabbri, delegata ai gemellaggi e relazioni internazionali dell’Ordine.