
“Vi sono dei paesi che sostanzialmente affermano il loro diritto ad utilizzare le risorse del pianeta in maniera cospicua e abbondante (anche vantando il diritto ad inquinare) per il solo fatto che lo hanno fatto per decenni i paesi occidentali e, quindi, ora tocca a loro. Come possiamo chiamare questo atteggiamento dell’umanità contro il pianeta su cui vive e, quindi, contro sé stessa? Questo atteggiamento si chiama “arroganza”. Questa arroganza è dell’intera umanità nei confronti del nostro stesso pianeta”, lo ha detto il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra nel suo intervento che ha aperto la cerimonia per la consegna delle laurea ad honorem a Mathis Wackernagel.
“Il suo lavoro di ricerca – ha aggiunto – ha il pregio e il merito di avere evidenziato con semplicità quanto l’umanità stia utilizzando delle risorse disponibili nel nostro pianeta e con quale intensità. Questa informazione dovrebbe preoccupare tutti e dovrebbe preoccupare le istituzioni nazionali e internazionali. Questa informazione dovrebbe attivare scelte che consentano di utilizzare meglio le risorse a disposizione per un periodo quanto meno sufficiente per ciascun anno. Questa informazione dovrebbe modificare i comportamenti dei singoli, dei nostri gruppi sociali, della comunità internazionale. Questa informazione dovrebbe guidare le scelte strategiche che dal livello internazionale scendano al livello nazionale. E invece niente (o quasi niente) di tutto questo sta accadendo. In numerosi consessi internazionali larga parte della discussione viene orientata ad affermare un principio paradossale rispetto alla razionalità che dovremmo seguire”.
Per Di Pietra “l’arroganza dell’umanità richiama il mito di “Fetonte e del carro di fuoco” di cui ha recentemente scritto il nostro professore emerito Maurizio Bettini. Si rende necessario affermare quello che istituzioni come la nostra, l’Università di Siena, possono e debbono fare per il nostro futuro, per il futuro di tutti. Nel nostro essere costruttori di futuro dobbiamo rispettare e riaffermare questa nostra missione in termini di formazione, di ricerca e di diffusione delle conoscenze. Dobbiamo farlo e dobbiamo continuare a farlo proprio quando l’arroganza si fa più forte e insensata”.
“Dobbiamo farlo per il valore che la scienza e la cultura rappresentano per lo sviluppo delle nostre società. È in corso un assalto alla scienza e agli scienziati e per questo dobbiamo sostenere la scienza (stand up for science!) – conclude-. La laurea ad honorem che conferiamo oggi a Mathis Wackernagel in Ecotossicologia e sostenibilità ambientale è un’ulteriore conferma dell’impostazione che l’Università di Siena sta seguendo da anni e che intende proseguire nel tempo”.