
La riforma per l’accesso alla facoltà di medicina è “un’opportunità per rimettere in discussione un meccanismo che, nel tempo, è stato oggetto di numerose critiche”, dice l’assessore alla salute Giuseppe Giordano a margine della conferenza sugli Stati generali della salute.
“Devo approfondire personalmente la seconda fase, ossia ciò che avverrà dopo il primo semestre, e comprendere quali saranno i criteri da adottare per stabilire chi potrà accedere alla facoltà di Medicina e chirurgia, dato che il numero chiuso rimarrà invariato”, aggiunge. Sulle scuole di specializzazione “il problema dell’emergenza-urgenza è una questione di rilevanza nazionale. A Siena, purtroppo, la situazione è in linea con la media nazionale: a meno di recenti cambiamenti, rispetto ai 31 posti offerti dalla scuola di specializzazione, non si registrano iscritti – continua-. Questo riconduce a quanto detto in precedenza: è necessario rendere alcune professioni più attrattive e sicure”.
“Il pronto soccorso – prosegue-, purtroppo, è oggi un luogo di frontiera in cui i professionisti si trovano ad affrontare notevoli rischi. È quindi fondamentale individuare politiche, sia a livello nazionale sia regionale, che valorizzino questi professionisti nei percorsi di carriera, nella remunerazione e nella sicurezza”.
Il Comune, conclude, “per quanto possibile, è vicino a queste problematiche. La messa a disposizione di alloggi per i medici specialisti in formazione rappresenta un piccolo contributo, che tuttavia ha avuto una rilevanza nazionale significativa. Si tratta di un’iniziativa limitata dalle competenze del Comune, poiché la gestione non ricade direttamente su di esso, ma su altri enti”.