Presenterete una nuova istanza di scarcerazione per il vostro assistito? “Stiamo valutando. Per ora, a nostro avviso, è una cosa prematura, L’ordinanza del gip, all’esito dell’interrogatorio di garanzia è molto giovane”, dice l’avvocato Alessandro Betti, legale di Fernando Porras Baloy, che si trovava oggi in via del Villino durante il sopralluogo all’abitazione dove lo scorso sabato 10 agosto è morta Yuleisi Manyoma Casanova, la ragazza colombiana di 33 anni.
A condurlo sono stati la squadra mobile della questura di Siena insieme alla polizia scientifica di Siena, Roma e Firenze. Sul luogo anche il pubblico ministero titolare del fascicolo d’inchiesta, Niccolò Ludovici. Presenti inoltre i legali della famiglia della ragazza e di Porras Baloy.
“Abbiamo incontrato, con il collega Leandro Parodi, il nostro assistito per cercare di avere, in modo più puntuale, una quadratura della situazione. Lui comunque è rimasto della stessa idea di quanto ha dichiarato al momento del nefasto episodio – continua Betti – . Sta vivendo uno shock importante per cui in carcere viene seguito dagli operatori. Vediamo se nel proseguo può emergere qualcosa nel suo ricordo che sia più preciso e puntuale o diverso”.
Il sopralluogo proseguirà pure domani con alcuni accertamenti volti ad acquisire le tracce ematiche, attraverso le luci forensi dell’Ufficio analisi investigativa scena del crimine della polizia scientifica di Roma.
“Siamo in attesa dei rilievi che si stanno effettuando oggi e che si protrarranno fino alla giornata di domani – afferma Michele Bellandi, legale della famiglia -. Da qui poi verranno svolti gli accertamenti di natura irripetibile. Dovranno essere svolti seguendo garanzie difensive e in quella sede valuteremo la nomina di nostri consulenti per quanto riguarda le tracce ematiche che oggi e domani verranno rilevate”.
Sulla figlia minore di Yuleisi c’è qualcosa che possiamo aggiungere? “Si trova ancora ai campi estivi al momento. Stiamo portando avanti per la nonna il discorso della nomina come tutrice perché comunque diciamo che è l’obiettivo primario della famiglia”, afferma invece Vincenzo Di Benedetto, anche lui legale della famiglia.
Oggi pomeriggio, in via del Villino, era presente anche l’avvocato Sara Castellani, nominata curatrice della figlia minore della vittima, che ha parlato anche dello stato d’animo della piccola.
La bimba come sta? “Mi sono arrivate soltanto notizie indirette che mi riferiscono che si sta cercando di tenerla schermata da tutto il processo”. Ha preso coscienza sull’accaduto? “Credo di sì, anche se non vorrei dire una cosa per un’altra. Lei però non doveva essere stata molto lontana dal fatto”, le sue parole.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi