
Prima la trattativa al Ministero per la cassa integrazione e poi il focus per dare corpo a politiche attive sul territorio: così Paycare ha motivato la sua assenza al tavolo con la Regione.
L’azienda ha disertato l’incontro odierno giustificandosi in una lettera, mentre erano presenti sindacati, e istituzioni, tra cui i sindaci di Siena e Monteriggioni oltre che Valerio Fabiani, consigliere di Giani per le crisi aziendali.
“L’elemento di novità più rilevante di questa giornata è stata l’assenza dell’azienda – afferma Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl Siena-, che ha inviato una nota scritta dichiarando di ritenere opportuno prima chiudere il tavolo ministeriale per la proroga della cassa integrazione e solo successivamente dedicarsi al territorio. L’impegno, almeno sulla carta, è quello di costituire un accordo quadro per dare seguito alle politiche attive e riprendere i temi affrontati in passato, che oggi è fondamentale riportare all’attenzione. Considerando anche la riduzione significativa del personale, con soli 26 lavoratori rimasti, credo che serva davvero poco per dimostrare una reale volontà politica da parte dell’azienda nel cercare soluzioni. Konecta è una realtà importante con 130mila dipendenti e deve esserci un impegno concreto per portare lavoro sul nostro territorio”.
Con Paycare assente si è allora discusso degli strumenti che possono essere messi in campo dalla Regione.
“Con la Toscana si è condivisa la necessità di attivare più percorsi, incluse le politiche attive – dice invece Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena -. Parlare di ricollocazione e valutare alternative è certamente giusto, perché la priorità deve essere garantire continuità lavorativa ai lavoratori. Tuttavia, questo non deve in alcun modo agevolare o deresponsabilizzare l’azienda rispetto agli impegni che deve assumersi. È fondamentale sottolineare che l’azienda sta accedendo a fondi pubblici e, di conseguenza, ha una precisa responsabilità.