Il licenziamento coatto è stato definitivamente scongiurato. E nell’odierna unità di crisi regionale Paycare ha dato l’ok finale alla formula della buonuscita volontaria per i lavoratori, con un incentivo da 28 mila euro.
Resta intanto in campo anche la misura della cassa integrazione fino a fine 2025. Soddisfatti rappresentanze e sindacati, che però ora chiedono uno sforzo per rilanciare il sito di Monteriggioni.
“Abbiamo già chiesto all’azienda un incontro per approfondire gli aspetti organizzativi, poiché riteniamo fondamentale che venga definito un percorso di crescita l’impianto – spiega Giuseppe Cesarano, della Fim Cisl di Siena -. Sono anni che affrontiamo questa situazione e l’abbiamo sempre gestita con responsabilità. Ora speriamo davvero che arrivi una commessa solida e che Monteriggioni venga rilanciato, perché, come abbiamo sempre detto, le professionalità presenti sono di altissimo livello”.
“Abbiamo compiuto un primo passo, ora inizia la fase due. Non arretreremo di un centimetro, come sempre abbiamo fatto. “L’incontro è stato principalmente tecnico – rileva Daniela Miniero, Fiom Cgil di Siena-, ma come organizzazioni sindacali abbiamo colto l’occasione per sollecitare l’azienda a fissare una data per discutere una questione per noi prioritaria: il rilancio del sito di Monteriggioni e l’attrazione di nuove commesse. Ora che i lavoratori sono stati messi al riparo dai licenziamenti, è fondamentale capire quali strategie e strumenti l’azienda intenda adottare per garantire un futuro produttivo al sito. Ribadiamo che esiste una responsabilità sociale dell’impresa, che diventa ancora più rilevante quando vengono utilizzate risorse pubbliche, come i fondi statali per la cassa integrazione”.
Fronte vertenza Beko: oggi sigle e rappresentanze sindacali dell’impianto di viale Toselli hanno dato il via al tour con gli esponenti dei partiti locali. Hanno iniziato con il segretario del Pd Rossana Salluce. Poi Fratelli d’Italia con il coordinatore Alessandro Manganelli, il vicesindaco Michele Capitani e il consigliere Sarah Campani. L’ultimo faccia a faccia con il capogruppo di Forza Italia Lorenza Bondi.
“Abbiamo chiesto ai partiti di organizzarsi e di essere una cassa di risonanza per il Comune e la cittadinanza, affinché ci sia un’attenzione a 360 gradi su questa vicenda. È fondamentale che tutti collaborino per raggiungere un unico obiettivo – prosegue Massimo Martini, Uilm Uil Siena-: garantire la continuità industriale del sito di Siena. Questo principio è stato ribadito anche a livello ministeriale, attraverso l’acquisizione dell’immobile da parte di Invitalia e l’impegno dell’advisor, incaricato dall’azienda, per trovare nuovi investitori. Su questo punto contiamo molto, perché vogliamo dare una prospettiva concreta ai nostri lavoratori. Per questo motivo, il confronto con la politica non si ferma qui: nei prossimi giorni continueremo a coinvolgere altri partiti, affinché tutti abbiano piena coscienza della situazione e si impegnino per realizzare questo obiettivo condiviso”.
MC
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