Primo maggio, D’Ercole: “A Siena lavoro precario e povero, la situazione è tutt’altro che rosea”

Una fetta dell’8% di lavoratori in crisi, 1.200 posti cancellati in un anno, meno contratti a tempo indeterminato e più precarietà. E ancora: in quattro anni, un aumento del 150% delle richieste di ammortizzatori sociali. Alla vigilia del Primo Maggio, questa è la situazione che si vive a Siena e in provincia.

“Siamo una provincia che riflette esattamente lo specchio dell’Italia – spiega il segretario della Cgil Siena Alice D’Ercole-: lavoro povero, lavoro precario. Il 92% degli avviamenti registrati lo scorso anno sono stati con contratti a termine. La media delle retribuzioni è inferiore a quella nazionale — che, a sua volta, ha già perso oltre dieci punti percentuali in termini reali negli ultimi anni. La situazione, dunque, è tutt’altro che rosea. Abbiamo aziende che stanno chiudendo, altre che sopravvivono grazie alla cassa integrazione o sono coinvolte in crisi industriali. C’è un filo rosso che unisce tutte le ristrutturazioni, le crisi, le operazioni societarie: a pagarne il prezzo sono sempre le lavoratrici e i lavoratori”.

E poi c’è il dramma delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro. “Anche in questa provincia, come nel resto d’Italia, la strage continua. Ogni giorno, tre persone escono di casa per andare a lavorare e non vi fanno ritorno. Ogni giorno, 1500 lavoratori tornano a casa infortunati, mutilati, malati”, prosegue D’Ercole

Domani sono sei le manifestazioni in programma. A Poggibonsi è atteso Fulvio Fammoni, presidente dell’assemblea generale della CGIL. “Quella di Poggibonsi sarà la manifestazione centrale: sarà presente una rappresentanza nazionale della CGIL – conclude la sindacalista-. E poi c’è il corteo dei lavoratori della Beko, simbolo di lotta e mobilitazione sul territorio. È giusto rafforzare questa giornata con un’azione di mobilitazione e di lotta – continua . Il Primo Maggio vedrà quindi sei iniziative, ma il cuore pulsante sarà a Poggibonsi — centro dell’industria del nostro territorio e specchio delle difficoltà che vive oggi il mondo del lavoro in provincia di Siena”.