Regolamento del centro storico, Giunti: “Nell’atto obbligo di decoro per i locali sfitti e incentivi alla rivitalizzazione”

Giunti: “Nel nuovo regolamento del centro storico obblighi di decoro per i locali sfitti e incentivi per la rivitalizzazione”

Nel nuovo regolamento di salvaguardia del centro storico, che dovrebbe essere varato a fine, “è stato introdotto l’obbligo per i proprietari dei fondi sfitti situati nel centro storico di mantenere il decoro attraverso la pulizia costante delle vetrine e delle saracinesche, l’oscuramento delle vetrine con materiali decorosi e il divieto di affissione di volantini e materiali non autorizzati”, lo fa sapere l’assessore al commercio Vanna Giunti rispondendo ad un’interrogazione i consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci e Francesca Cesareo del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco. “Inoltre – continua-, è prevista la possibilità per il Comune di invitare i proprietari ad aderire a progetti di valorizzazione e immagine coordinata della città, nell’ottica di migliorare la percezione di decoro e sicurezza urbana. Sempre all’interno dello stesso Regolamento sono state inserite specifiche forme di incentivazione per le attività che si insedieranno nel centro storico, e una misura particolare per i locali sfitti da oltre dodici mesi e siti in zona 2, per contrastare alla radice il fenomeno delle chiusure”. Il consigliere Silvia Armini del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco, che ha esposto l’interrogazione, ha replicato che “sono state fatte alcuni interventi tesi a invitare i proprietari dei fondi a migliorare l’estetica delle strutture anche se sfitte. ‘Vetrine in festa’ è stata un’iniziativa lodevole, anche se si chiedeva ai proprietari di riallacciare contratti, ad esempio per la luce, sospesi: una soluzione quindi non conveniente. L’interrogazione contiene di fatto anche una proposta, quella cioè di realizzare cartonati che rappresentino arti e mestieri, elementi museali, prodotti locali senesi e un sistema di Qr code che consenta di catturare la curiosità del cittadino e del turista.

Videosorveglianza, Tucci: “Sistema capillare e in evoluzione”

“A partire dal 2025, si prevede la sostituzione di circa il venti percento delle telecamere ogni anno, con l’obiettivo di completare la sostituzione di tutti i dispositivi obsoleti entro i prossimi cinque anni. Entro il primo semestre del 2025, quindi, circa settanta telecamere saranno rinnovate, con priorità a quelle più datate o indicate come prioritarie dal comando della polizia locale”, spiega l’assessore alla sicurezza Enrico Tucci, rispondendo ad un’interrogazione dei consiglieri del gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi Lorenza Bondi e Marco Falorni. “Stiamo inoltre lavorando a un’ulteriore modalità di sviluppo degli impianti attraverso la cosiddetta videosorveglianza partecipata. Questo modello prevede la possibilità per soggetti privati (esercizi commerciali, associazioni, banche, imprese) di mettere a disposizione impianti di videosorveglianza compatibili con la rete comunale, mediante la sottoscrizione di contratti di comodato d’uso. La loro attivazione sarà subordinata al necessario interesse e approvazione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica”, prosegue. Il consigliere Lorenza Bondi (gruppo Gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi), che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarata “soddisfatta per l’excursus fatto e per avere illustrato con completezza tutta la fase relativa al riammodernamento dei dispositivi, in modo da ottimizzare la videosorveglianza cittadina. Come ha sottolineato l’assessore, siamo di fronte ad anni e anni di politiche errate sulla gestione dell’accoglienza.

Via Aretina, Tucci: “Al vaglio soluzioni alternative per la sicurezza pedonale”

Per via Aretina “tra le ipotesi allo studio c’è l’eliminazione di quindici spazi di sosta attualmente presenti sul marciapiede, con l’obiettivo di restituire piena fruibilità dello stesso ai pedoni. A questo si potrebbe accompagnare la soppressione di tre attraversamenti pedonali, riducendo così i punti di conflitto tra utenti deboli e forti della strada”, così l’assessore alla mobilità Enrico Tucci rispondendo ad un’interrogazione del consigliere del Pd Luca Micheli. “Un approccio di questo tipo renderebbe via Aretina, come la dottrina insegna, più sicura. Inoltre è possibile valutare l’applicazione della segnaletica prevista dall’articolo 145 del Codice della Strada, ovvero l’introduzione di strisce gialle a zig zag nel senso e lato di marcia di ogni attraversamento pedonale, per migliorare la visibilità reciproca tra pedoni e conducenti dei veicoli. Anche questo tipo di intervento, tuttavia, comporterebbe una sensibile riduzione degli spazi di sosta disponibili. Considerata la cronica carenza di posti auto in zona e il basso tasso di incidentalità, ritengo sia necessario individuare un punto di equilibrio che consenta di tutelare la sicurezza senza penalizzare i residenti”. Il consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato “ancora una volta non soddisfatto dalla risposta. Non mi aspettavo molto di più dopo l’ultima interrogazione, ma il problema resta e anzi richiede un allargamento del punto di vista. La situazione in via Aretina continua a presentare criticità, che si ripercuotono anche sulle strade vicine. Capisco che ci siano alcune complessità, ma almeno una sperimentazione, come ad esempio quella dei cosiddetti ‘cuscini berlinesi’, potrebbe rappresentare una soluzione efficace”.

Manto stradale piazza d’Armi, Bianchini: “Prima la rimozione dei pini. Quindi sistemazione definitiva degli spazi”

Per Piazza d’Armi “non appena sarà stato possibile procedere alla rimozione dei pini, intervento per cui esiste la copertura economica, sarà possibile prevedere con sollecitudine a programmare gli interventi di rifacimento del manto stradale ad oggi pesantemente segnato dalla presenza delle radici”, dice l’assessore ai lavori pubblici Massimo Bianchini rispondendo ad un’interrogazione di Chiara Parri. ““Allo stato attuale – ha detto Bianchini – non esiste una programmazione puntuale degli interventi di rifacimento del manto stradale dell’area. Il competente ufficio aree verdi ha provveduto ad oggi a redigere ed inviare apposita pratica per l’abbattimento dei pini marittimi che insistono nell’area dei marciapiedi al fine di poter poi procedere alla sistemazione dei marciapiedi stessi e della sede stradale senza inutile dispendio di risorse per interventi non risolutivi. I pini marittimi saranno sostituiti da altre essenze senza interferire con la vegetazione esistente”. Soddisfatta Parri che sottolinea “l’importanza di quest’area, vista la sua posizione strategica tra il centro storico e il parco, oltre alla presenza della piscina che presto tornerà in funzione”.

Piscina Amendola, Loré: “Avviata la progettazione. Spesa stimata di tre milioni e mezzo di euro”

Per la piscina di parco Amendola ” è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnico-economica della nuova struttura. L’importo complessivo dell’intervento è stimato, ad oggi, in tre milioni e mezzo milioni di euro, come riportato nel piano triennale delle opere pubbliche. Una cifra che sarà verosimilmente rivista al rialzo e che verrà reperita attraverso risorse proprie dell’ente, finanziamenti e mutui”.Lo ha detto l’assessore allo sport Lorenzo Lorè rispondendo di Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico. “Confermo la volontà dell’amministrazione – ha proseguito l’assessore – di dare avvio, una volta conclusa la fase progettuale, a un percorso di condivisione con i fruitori dell’area, gli enti competenti e l’attuale gestore dell’impianto Uisp, già informato degli intendimenti del Comune, ferma restando la necessità di procedere in tempi brevi”. Gli interventi previsti, come ha sottolineato Loré, “non si limiteranno alla sola piscina, ma riguarderanno l’intera area, in un’ottica di riqualificazione complessiva che migliori il decoro urbano e favorisca una più ampia fruizione da parte della popolazione. Contestualmente, il competente ufficio Aree verdi ha già provveduto a redigere ed inviare apposita pratica per l’abbattimento dei pini marittimi che insistono nell’area dei marciapiedi e per la loro sostituzione con altre piante non invasive, al fine di poter poi procedere alla sistemazione una volta per tutte degli stessi”. La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarata “Parzialmente soddisfatta della risposta. Le notizie sulla stampa hanno preceduto la discussione di questa interrogazione. Immagino che in questo senso abbiate sentito il peso del ritardo, la pressione di comunicare alla città qualcosa di più concreto, visto che la piscina è chiusa dal 2020. Lo stato di abbandono e di degrado negli ultimi due anni è peggiorato; lo scorso anno c’è stata anche un’importante raccolta di firme, un segnale che il disagio delle persone che abitano in questa zona è forte e un segnale che c’è una richiesta di maggiore partecipazione e trasparenza nei confronti della cittadinanza. Il documento di cui lei parla e che è stato presentato alla stampa, l’atto di indirizzo, è di fatto ancora un annuncio, che anche se messo per iscritto non cambia nulla rispetto alle dichiarazioni di ottobre scorso. Non c’è ancora un progetto di fattibilità tecnico-economica a oggi. Riconosco, comunque, che si tratti di un passo in avanti”.