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Rifiuti, Magi: “Modello delle mascherature da valutare caso per caso nell’interesse pubblico”

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“Il modello delle mascherature è all’attenzione dell’amministrazione, ma occorre valutarlo caso per caso al fine del perseguimento di un reale bisogno dei cittadini, nell’interesse pubblico, che l’ente deve garantire, e non privato”. Questa la risposta dell’assessore all’ambiente del Comune di Siena, Barbara Magi, all’interrogazione sui modelli di raccolta dei rifiuti illustrata dal consigliere del gruppo Partito Democratico, Alessandro Masi, durante il Consiglio comunale

L’assessore ha ricordato che “il modello delle mascherature è già stato valutato dall’amministrazione ed è stato attuato in un caso specifico, ovvero per Strada di Istieto”, spiegando che la decisione di sperimentare questa nuova modalità di raccolta è arrivata “a seguito di istanze presentate da una rappresentanza degli abitanti della via. La strada, lunga circa un chilometro e quattrocento metri, senza sfondo e con centosettantaquattro utenze Tari, presenta infatti una viabilità che non consente il transito dei mezzi destinati allo svuotamento dei nuovi contenitori a caricamento verticale. Si trattava quindi di una situazione che ben si prestava all’individuazione di una soluzione alternativa capace di rispondere alle esigenze dei cittadini”.

“La scelta – ha spiegato Magi – ha portato all’installazione di tre isole ecologiche complete di tutte le frazioni di rifiuto, con una prima postazione doppia per garantire un adeguato volume di conferimento. Va tuttavia evidenziato che questa soluzione non ha incontrato l’approvazione di tutti i residenti: nel corso delle numerose interlocuzioni condotte dai tecnici comunali è infatti emerso che molti abitanti non si ritenevano interessati ai cassonetti in prossimità delle abitazioni, ritenendo non particolarmente gravoso il conferimento presso l’isola ecologica più vicina, anche perché chi vive nella zona si muove prevalentemente in auto. La ricerca dei siti di installazione è stata lunga e spesso complessa poiché molte delle aree individuate erano di proprietà privata e richiedevano una specifica autorizzazione, spesso non concessa. Questo ha reso necessario limitare le postazioni a tre, rispetto alle quattro precedenti, e realizzare una postazione doppia su area comunale così da assicurare la capacità necessaria a coprire il fabbisogno complessivo delle utenze. Ciò detto il modello delle mascherature resta certamente all’attenzione dell’amministrazione, ma ogni valutazione deve essere effettuata caso per caso, per rispondere a un reale bisogno collettivo e non a istanze di carattere privato”.

Rispetto al tema del decoro urbano e della cura dei punti di raccolta, l’assessore ha precisato che “l’amministrazione monitora costantemente la situazione, anche grazie alle puntuali segnalazioni dei cittadini. Il Comune interviene regolarmente presso il gestore Sei Toscana per richiedere correttivi e miglioramenti. Il confronto con il gestore è quotidiano e riguarda sia l’eventuale incremento del numero dei contenitori in specifici contesti, sia la possibilità di aumentare le frequenze di svuotamento laddove necessario”.

“Infine – ha concluso l’assessore Barbara Magi – ricordo che è attivo un servizio giornaliero cosiddetto ‘fuori cassonetto’, con due squadre impegnate nel recupero di abbandoni di sacchi e rifiuti ingombranti, fenomeno purtroppo ancora presente in alcune postazioni. A questo si affianca il servizio di ispezione ambientale, indispensabile per contrastare comportamenti illeciti. Questi abbandoni rappresentano un danno per la collettività, sia in termini di decoro urbano sia per i costi necessari al ripristino delle condizioni adeguate di pulizia e igiene”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico ha replicato: “Ringrazio l’assessore della risposta, ma non sono soddisfatto, perché il bilancio comunale non dedica abbastanza risorse al tema della pulizia urbana e al contratto di servizio con il gestore Sei, per recuperare anche i disagi del nuovo piano di raccolta dei rifiuti. Da Renaccio, accanto al sovrappasso di Ruffolo, a Strada Chiantigiana zona Botteganova, al tracciato da Fontebecci, a San Martino e Ceppo, a zona Monastero strada del Ceraiolo (solo per citare alcune zone) i punti di raccolta sono stati spostati in zone più raggiungibili con i nuovi mezzi, con disagi però per gli abitanti, soprattutto anziani, per portare i rifiuti alle nuove isole ecologiche. L’adattamento delle modalità di raccolta alle esigenze dei cittadini avrà necessità anche nei prossimi mesi di una continua verifica e confronto e partecipazione, come dimostra l’esperienza di Istieto, per far sì che ogni zona della città ritrovi alla fine un proprio equilibrio e soddisfazione. Infatti, c’è anche da capire se la riorganizzazione dei punti di raccolta abbia anche mantenuto la stessa capacità totale di conferimento rispetto alla quantità di rifiuti prodotta dalla cittadinanza e ai prelievi programmati. E non diciamo che se si richiedono servizi aggiuntivi, aumentano necessariamente le tariffe: il Comune può dedicare direttamente anche investimenti aggiuntivi, dato anche che è sito Unesco e deve curare la propria immagine internazionale. Altrimenti, è inutile tenere la tassazione alta e l’indebitamento basso, come si è detto anche in occasione del bilancio preventivo 2026-2028. Migliorare la percezione della raccolta dei rifiuti, che oggi è un punto sensibile nell’opinione pubblica cittadina, è utile per i senesi e per chi visita Siena. Oltretutto, in questo modo non ci sarebbero più alibi per nessuno, rispetto anche alle devianze di coloro che non rispettano le regole del conferimento dei rifiuti”.