Arriva il via libera all’unanimità: con 31 sì il consiglio comunale da l’ok alla partecipazione di palazzo pubblico alla Fondazione Musei Senesi.
Il Comune rientra nell’Ente come partecipante istituzionale. Ai servizi competenti è stato dato mandato di definire le modalità del ritorno.
Nicoletta Fabio, nel presentare l’atto, parla di una delibera che era “preannunciata” e ricorda che l’intenzione di riattivare la partecipazione “era già presente nelle line programmatiche dell’amministrazione”. Per il primo cittadino “viene sanato un vulnus: quello della sospensione decisa dal consiglio comunale nel 2019”. “Era assurdo – ha aggiunto – che il nostro ruolo in Fondazione Musei fosse collaterale e nullo. E la riattivazione rientra nella nostra strategia di valorizzare il patrimonio e riallacciare i rapporti culturali con gli altri comuni”.
Da FdI arriva il beneplacito all’atto dal consigliere Pierluigi De Angelis: “Questo voto significa che l’amministrazione è coerente nel portare avanti i suoi obiettivi, ed è un buon viatico per il futuro”. Leonardo Pucci, Le Biccherne, accoglie con favore la proposta ma avverte: “La collaborazione deve essere proficua per il Capoluogo. Occorre una politica attiva per evitare situazioni sconvenienti che portare all’uscita cinque anni fa”.
Favorevoli all’unanimità anche le opposizioni, ma con alcuni distinguo. Alessandro Masi, Pd, ha puntualizzato sul fatto che fu lo stesso centrodestra, che allora appoggiava la giunta De Mossi, a votare la delibera che decretò il momentaneo addio di palazzo pubblico dall’Ente.
“Nel 2019 non ci fu verso di fermare il recesso del nostro comune dalla Fondazione dei Musei Senesi. Oggi quella stessa maggioranza che sostenne il recesso ha cambiato idea. Bene – ha detto-. Ora c’è da recuperare il tempo perduto e molto ancora da fare. Prima di tutto, bisogna che il nostro Museo civico smetta di essere previsto come un ufficio e un servizio ed assuma, invece, una propria autonomia e direzione”.
Gabriella Piccini, anche lei consigliere dem, chiede invece al Governo Fabio di muoversi per dotare il Museo Civico di Siena “di un direttore, di un conservatore e di farlo diventare una struttura indipendente dal Comune. Il Museo Civico – continua – deve avere una sua autonomia per poter essere capofila della rete museale”.
MC
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