Spid e home banking nel mirino: Ministero e Agenzia delle Entrate lanciano l’allarme contro le truffe

L’ultimo caso, come riporta in un articolo Key4Biz, ha riguardato una dipendente pubblica romana. La donna non ha visto accreditarsi la tredicesima ed è entrata dunque nella sua area privata sul portale NoiPA scoprendo la truffa: le avevano cambiato le coordinate bancarie e la mensilità aggiuntiva era stata depositata su un altro conto corrente, gestito dai cyber criminali.

La signora è rimasta vittima dell’ennesimo furto d’identità digitale, attraverso la truffa dello Spid. Ed è per questo che il Ministero dell’Economia, che con Sogei gestisce la piattaforma NoiPa, ha avvisato sul suo sito tutti i lavoratori della pubblica amministrazione.

“Il servizio di assistenza NoiPA non contatta gli amministrati telefonicamente. Qualsiasi tentativo di contatto telefonico da sedicenti operatori NoiPA è da intendersi come tentativo di truffa da denunciare alle autorità competenti  – si legge – e da segnalare all’indirizzo e-mail antifrode.noipa@mef.gov.it. Anche se il numero chiamante può sembrare riconducibile a servizi o a persone NoiPA, non comunicare mai i codici associati a SPID o CNS né il codice OTP generato da NoiPA. È buona regola non condividere mai credenziali e codici di accesso personali!”.

A mettere in guardia i cittadini da un altro tipo di truffa è stata poi l’Agenzia delle Entrate. “È stata recentemente lanciata una nuova campagna di phishing che sfrutta nome e logo dell’Agenzia delle entrate al fine di sottrarre le credenziali di accesso all’home banking dei destinatari delle e-mail. I messaggi in questione, che si spacciano per comunicazioni ufficiali dell’Agenzia, fanno riferimento a un presunto rimborso fiscale di 500euro”, si legge nel sito.

Un esempio del messaggio finto

 

“Nel corpo della mail è presente un link cliccabile e/o un QR code da inquadrare. La potenziale vittima viene indirizzata quindi a una pagina malevola, dove può scegliere tra otto istituti bancari diversi per ottenere il fantomatico accredito – prosegue l’Agenzia – .Raccomandiamo, come sempre, di prestare la massima attenzione quando si riceve questo tipo di comunicazioni, di non cliccare i presenti al loro interno e di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e coordinate bancarie”.

L’Agenzia delle entrate “disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina Segnalazioni e approfondimenti nella sezione “Focus sul phishing” del portale internet dell’Agenzia, oppure rivolgendosi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio Locale territorialmente competente”.

 

La pagina ‘truffa’