“Tasche vuote, cassonetti pieni”: presidio dei lavoratori dell’igiene ambientale, in 200 davanti alla Prefettura

“Cassonetti pieni, tasche vuote. Cassonetti pieni, tasche vuote”. È lo slogan che stamani ha risuonato davanti alla Prefettura di Siena, dove oltre duecento lavoratori del settore dell’igiene ambientale, provenienti dalle province di Siena, Arezzo e Grosseto, hanno partecipato al presidio organizzato dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. La giornata di mobilitazione rientra nello sciopero nazionale proclamato per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto a fine 2024, e miglioramenti concreti nelle condizioni di lavoro. In provincia di Siena sono circa seicento le persone impiegate direttamente o indirettamente nel comparto. Le sigle sindacali rivendicano più sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, una nuova classificazione del personale che valorizzi le professionalità maturate, il superamento dei divari generazionali e di genere e salari adeguati al costo della vita dopo anni di stipendi erosi dall’inflazione. Tra le priorità anche la revisione delle regole sul diritto di sciopero, per garantire realmente la possibilità di mobilitarsi. Nel corso della mattinata i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti in Prefettura, dove hanno consegnato un protocollo d’intesa. Nel documento si denunciano l’alto numero di infortuni, spesso gravi o mortali, e l’assenza di risposte da parte delle associazioni datoriali. I sindacati chiedono al prefetto Valerio Massimo Romeo di farsi promotore, con Anci e parti datoriali, di iniziative concrete per sbloccare la vertenza e arrivare a un nuovo contratto che metta al centro sviluppo industriale, investimenti e coesione tra imprese, lavoratori e comunità.

MC