La locomotiva Siena va, nonostante le incertezze e le tensioni geopolitiche del contesto internazionale: il valore aggiunto della provincia. nelle stime tracciate dalla Camera di Commercio con Prometeia, si dovrebbe assestare nel 2024 a 8,8 miliardi di euro, con una crescita dell’1%.
L’incremento però, nel 2025, potrebbe ridursi 0,5% con il rischio di una stabilizzazione o di un rallentamento. Per il presidente dell’Ente Massimo Guasconi sono diverse minacce all’orizzonte: “La crescita potrebbe subire un rallentamento più brusco del previsto a fronte del raffreddamento dei mercati del lavoro e gli scostamenti dall’atteso andamento regolare della disinflazione potrebbero provocare perturbazioni nei mercati finanziari. Inoltre l’elezione di Trump e le sue minacce di nuovi dazi potrebbe causare ulteriori difficoltà per il commercio internazionale e conseguentemente per l’economia mondiale Tra le evenienze positive il graduale calo dei prezzi dei prodotti energetici potrebbe contrastare, a livello mondiale, l’inflazione e sostenere i consumi”.
Tra i settori in evidenzia c’è l’agricoltura: dovrebbe salire del 2,2% in questo anno, ma si prevede una flessione dell’1,9% nel 2025. Lo stop ai bonus non ferma l’edilizia, che gode degli effetti del Pnrr e dovrebbe registrare un incremento del 6%. Tuttavia, per l’anno prossimo, le stime indicano una contrazione dell’8,4%, complice la progressiva riduzione degli incentivi.
I servizi, che rappresentano il 71% del valore aggiunto, aumenteranno dell’1% nel 2024 e dell’1,4% nel 2025, mentre l’industria (18,6% del totale) mostra una lieve contrazione dello 0,7% nel 2024, con un piccolo rimbalzo pari allo 0,1% nel 2025.
Va bene anche il reddito delle famiglie: più 4,3% nel 2024 e più 3,3% nel 2025. Segnali positivi anche dai consumi: più 2,8% nel 2024 e un più 3,4% nel 2025. Il tasso di occupazione crescerà dell’1,2% ma si dovrebbe correre meno nel 2025, con un più0,2% L’occupazione, invece, segna un incremento dell’1,2% nel 2024, ma rallenta allo 0,2% nel 2025, suggerendo una moderata frenata nella creazione di posti di lavoro.
“Dati certi sono invece quelli relativi all’andamento demografico delle imprese iscritte al nostro registro imprese. – dice Marco Randellini, segretario camerale – Per quanto concerne le società nel terzo trimestre 2024 si sono registrate 118 iscrizioni e 115 cancellazioni. Il saldo iscrizioni-cessazioni si attesta quindi a +3 imprese, dato che si colloca sul livello più basso fra i corrispondenti trimestri degli anni post pandemici”.