“Non riesco davvero a capire questa campagna diffamatoria contro di me solo perché indosso il velo in Italia! Sono uscita dall’inferno e ora mi trovo ad affrontarne un altro, che mi fa piangere da ieri!”: parole di Aya Ashour, scritte sul social X. La giovane ricercatrice palestinese era riuscita a lasciare il dramma di Gaza ed ha trovato recentemente una nuova casa da dove ripartire qui a Siena, dove ha potuto riprendere il suo lavoro all’Università per Stranieri. Ma a colpirla nel nostro Paese però ci ha pensato la raffica di insulti xenofobi e razzisti che sono apparsi nel suo profilo di X e che la ragazza ha prontamente denunciato. Sgomento è stato espresso dal rettore Tomaso Montanari, che sempre su X, ha annunciato la sua mossa di protesta: “Cara Aya, non te la prendere. X è una fogna da quando è stata comprata da Elon Musk. E l’Italia è oggi governata da partiti xenofobi e islamofobi che sono arrivati al potere attraverso l’industria dell’odio e della paura. La nostra università è già uscita da X, e con questo post lo faccio anche io. Chi vuole può seguirmi su Instagram”.