Bersagli quasi inermi. Di fronte al malato o al parente di turno, che lamentano qualche problema. Una piaga che ogni giorno colpisce gli operatori sanitari sempre più vittime di aggressioni, fisiche o verbali che siano. La Toscana, tra le prime regioni in Italia, si è dotata di un osservatorio per censirle e come ha evidenziato l’assessore regionale Simone Bezzini, ogni anno aumentano in maniera significativa.
I dati dell’osservatorio della Regione Toscana, istituito a fine 2018, registrano 2356 casi nel 2023: 1769 aggressioni verbali, 478 fisiche e 109 contro la proprietà . in Italia nel 2023 le aggressioni sono state 3mila, il doppio dell’anno precedente.
Una tendenza rilevata anche dall’Aou Senese, dove nel 2023 sono state 77 le aggressioni, di cui 2 fisiche. “L’attenzione dell’Aou Senese nei confronti del tema delle aggressioni ai professionisti – spiega il professor Antonio Barretta, dg dell’Aou Senese – è alta e ci stiamo adoperando con impegno per la tutela della salute e del benessere psico-fisico di lavoratori e lavoratrici della nostra azienda”.
“Le 77 aggressioni del 2023 fanno emergere un fenomeno in crescita rispetto al 2022, quando i numeri si fermavano ad 11 e si trattava solo di aggressioni verbali”, spiegano dall’ospedale.
Oggi in rettorato si è intanto tenuta la Terza giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.Ad organizzarla per l’Aou Senese è stato il servizio di prevenzione e protezione aziendale, il cui responsabile è il dottor Pietro Sechi