Chi, a Siena, si trova a calpestare il tufo in Piazza del Campo il 2 luglio e il 16 agosto, in quanto comparsa del Corteo Storico, vive sospeso tra il passato e il presente. Da un lato, infatti, concorre con la sua presenza a rievocare la trascorsa grandezza della Repubblica di Siena, dall’altro realizza sul momento quello che per un contradaiolo costituisce fin dalla nascita uno scopo di vita e un motivo di legittimo vanto: sfilare come monturato vestito dei colori del proprio rione. Ora Matteo Fontani, dell’Ufficio Cultura del Comune di Siena, ripercorre le trasformazioni intervenute nel Corteo Storico nel corso del tempo, e lo fa in un libro, edito da Betti e intitolato “In Campo la Balzana”, che si segnala anche per la qualità delle fotografie, dei disegni, delle immagini. Dopo avere brevemente ricordato le origini del Corteo (sul finire del Quattrocento) e i primordi del Palio (l’istituzionalizzazione del Palio alla tonda avvenne alla metà del XVII secolo), Matteo Fontani si sofferma sui tentativi compiuti, a partire dal secondo Ottocento, per fornire un’adeguata omogeneità di regia e formulazione al Corteo – o Passeggiata – Storico. All’interno di tale processo, uno snodo fondamentale fu costituito dalla ‘Mostra dell’Antica Arte Senese’ del 1904, prima, dalla Revisione del Corteo a opera della Commissione Comunale presieduta dal Podestà Fabio Bargagli Petrucci, poi.
Altrettanto decisivi risultarono anche il rinnovo del 1955, che mantenne, però, i parametri estetici già individuati nel 1928, e quello del 1981, che aggiornò e rimodellò l’intera struttura del Corteo, portando il numero dei partecipanti a seicento e innalzando la qualità artistica dei costumi. Da ultimo, a inizio terzo millennio, sono state realizzate nuove monture, contraddistinte da una maggiore vestibilità e importanza dei materiali, grazie anche alla collaborazione dello storico dell’arte Luciano Bellosi e della costumista Premio Oscar Gabriella Pescucci. Il passo che segue costituisce l’incipit del libro, prefato dal Sindaco di Siena prof.ssa Nicoletta Fabio. Si ricorda che fino al 5 maggio, ai Magazzini del Sale, è possibile visitare la mostra (a ingresso libero) dedicata ai costumi del Corteo Storico.
“Con il termine Passeggiata Storica o più propriamente Corteo Storico è designata la sfilata che precede, nello svolgimento della Festa senese, la vera e propria corsa del Palio (2 luglio e 16 agosto).Le sue origini sono molto antiche. L’attuale corteo discende, infatti, direttamente dai corteggi e dalle pompose coreografie, che un tempo accompagnavano giochi e feste che si svolgevano nella Piazza del Campo. Nella sua forma attuale il Corteo Storico intende commemorare e celebrare i fasti e la grandezza della Re3pubblica Senese, delle sue istituzioni e delle sue Contrade. Il Corteo, che oggi fa il suo ingresso nella Piazza del Campo al primo rintocco del Campanone della Torre del Mangia, comprende quattordici gruppi di figuranti in costume, per un totale di quasi seicento persone, suddivise in rappresentanza comunali (trecento) e contradaiole, che muovono sotto la direzione di un maestro di campo coadiuvato dai ‘rotellini di Palazzo’. La sua composizione non è sempre rimasta fissa, ma è molto variata nei secoli come è radicalmente mutato il modo di interpretarla. L’aggiunta e l’eliminazione di molte comparse, oltre al variare dei canoni estetici di riferimento, ha determinato nel corso del tempo numerosi rifacimenti dei costumi indossati dai figuranti”.
Matteo Fontani, In Campo la Balzana, Betti, Siena 2024
a cura di Francesco Ricci