Nuovi orizzonti. “La valorizzazione del Polo universitario colligiano ampliandone il raggio di azione – spiega Michele Pollara, presidente del Polo e oggi di CREA – era uno dei punti primari del piano programmatico 2010-2012, insieme all´ampliamento del capitale sociale per acquisire nuove risorse economiche e competenze scientifiche e relazionali. Intendiamo, infatti, aprirci più di quanto abbiamo fatto finora a tutte le università e le scuole toscane di alta formazione. Con il nuovo nome, abbiamo voluto anche ribadire la nostra autonomia dall´Università di Siena, dopo aver chiarito ripetutamente, in questi anni, che il Polo, oggi CREA, è partecipato dall´ateneo senese, ma ha sempre avuto un bilancio autonomo e non ha finalità accademiche, proprie, invece, dei poli universitari”.
Risorse. “La nuova struttura – aggiunge Pollara – conta su risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana, che andranno a coprire, in parte, anche il completamento del recupero della sede, un tempo scuola professionale, dopo il primo sostanziale intervento che ha portato all´apertura del Polo nel 2004. Torneranno, quindi, a nuova vita il piano interrato, dove ci sono ancora i vecchi laboratori, e la parte sul retro, che si affaccia sull´area dove c’era il vecchio campo sportivo di S.Agostino. I lavori sono già iniziati e contano anche sul supporto economico del Comune di Colle di Val d´Elsa, grazie al contributo della Fondazione Mps. La Regione coprirà, con un cofinanziamento, anche una parte delle spese per l´acquisto delle attrezzature, con una quota pari a circa l´80 per cento, mentre il restante 20 per cento sarà garantito dalle imprese che hanno già aderito, o che aderiranno, al Centro di ricerca, fra cui la Pramac di Casole D’Elsa e la Novartis di Siena”.
Formazione e impresa. “Il CREA – continua il presidente – è già diventato un punto di riferimento importante per collegare il mondo accademico con le esigenze delle imprese, grazie alla collaborazione professionale e competente di numerosi docenti dell’Università di Siena. L’Ateneo senese, infatti, ha confermato l´impegno a sviluppare la collaborazione con la nuova struttura, quale momento importante per trasferire il sapere dal mondo della ricerca a quello dell’impresa. In questa prospettiva, l’Università di Siena e il Centro di ricerca hanno già condiviso il recente trasferimento a Colle di Val d´Elsa della sede principale e dei ricercatori del CRISMA, il Centro ricerca interuniversitario su sistemi medici avanzati diretto da Rolando Barbucci, professore ordinario di chimica dell´Università di Siena”.
“Da ottobre – conclude Pollara – la struttura del CREA ospiterà anche i corsi di formazione dell’Istituto Tecnico Superiore ITS `Energia e Ambiente´, scuola di specializzazione post diploma sostenuta dai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’istruzione, dell´Università e della ricerca e promossa da soggetti pubblici e privati delle province di Siena, Arezzo e Grosseto. Con le due strutture, favoriremo sempre di più l´integrazione e lo sviluppo delle conoscenze sul fronte della green economy, guardando al futuro stando attenti alla formazione dei giovani e alle esigenze del mondo dell´impresa”.
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