Gli etologi sanno bene che di regola gli animali sociali sono più “intelligenti” degli animali solitari. Hanno un comportamento più plastico, meno rigido, hanno maggiori capacità di apprendimento.
Video – Classi di socializzazione:
Il cane, animale sociale, è più “intelligente” del gatto. Avete mai provato a ordinare “Seduto” e “Terra” al vostro micio? Vivere insieme ad altri individui è difficile. Non bastano le informazioni genetiche trasmesse dai genitori. Vivere insieme richiede una grande abilità, per riconoscere, valutare e reagire nel modo corretto a una infinita sfumatura di segnali, situazioni, relazioni.
Il cucciolo non ha bisogno di imparare segnali come fissare o scodinzolare, comportamenti come sottomettersi o imporsi, scappare o attaccare. Deve però imparare come e quando usarli, per evitare i rischi e vivere senza conflitti. Questa scuola inizia nella tana, con i fratelli e la mamma. Il cucciolo ha dentini aguzzi, che servono proprio per imparare: se ti faccio del male, tu puoi farne a me.
Ogni scelta comporta possibili rischi (farsi del male, perdere qualcosa) e possibili benefici (ottenere qualcosa). Socializzazione significa semplicemente: imparare a vivere con i propri simili.
Un cane ansioso avrà maggiori difficoltà a socializzare, e dovrà essere seguito con attenzione per aiutarlo ad avere più confidenza e associare l‘incontro con cani (o persone) a esperienze positive o neutre.
LA “FASE SENSIBILE”
Tra la settima e la dodicesima settimana di vita il cucciolo attraversa una “fase sensibile”. In questa fase della sua vita può formare un legame sociale con altre specie. Se il cucciolo incontra altre specie in queste settimane impara a rivolgere anche a loro gli stessi comportamenti sociali che ha verso i cani.
E’ una informazione indelebile: per tutta la vita il cane considererà un’altra specie o un altro individuo “quasi” come un cane. Rispetto alla socializzazione primaria, la socializzazione verso altre specie è più difficile, e in genere incompleta. Un cane che ha visto sempre e solo adulti può avere paura dei bambini. Il cane può essere grande amico del gatto di casa, ma inseguire ferocemente i mici vagabondi.
Se è stato correttamente socializzato, non avrà comportamenti sessuali verso le persone, ma solo verso i propri simili. Un cucciolo che non avuto sufficienti esperienze con l’uomo in questa fase può ancora affezionarsi a una persona, ma il suo comportamento sarà simile a quello di un animale selvatico ammansito. Avrà quindi timore degli estranei.
Se volete adottare un cucciolo di più di tre mesi di età, osservate il suo comportamento. Se è timido, spaventato, non si avvicina ma anzi rifiuta il contatto fisico, potrebbe non essere stato socializzato verso l’uomo. Se è così, difficilmente potrete colmare del tutto questa lacuna.
DA DUE A TRE MESI
I cuccioli vengono adottati a circa 50/60 giorni. Sono piccoli e indifesi. In natura vivrebbero ancora al sicuro di una tana, protetti e guidati dai genitori. Il vostro compito è quindi riprodurre un ambiente familiare per il cucciolo, che deve sentirsi al sicuro. Deve imparare a riconoscere e formare un legame con la nuova casa e con la nuova famiglia. Deve imparare tutte le abilità necessarie per vivere senza stress nel nuovo ambiente. SENZA STRESS! Il vostro compito è dargli sicurezza e affetto, evitando di sgridarlo o di metterlo in situazioni di pericolo (es. essere terrorizzato da un grosso cane). Questo è il mese più duro, perché il cucciolo richiede cure continue e costanti, come un bambino piccolo.
RIASSUMIAMO:
– da 7 a 12 settimane di vita il cucciolo impara a vivere con i propri simili.
– da 2 a 3 mesi di vita il cucciolo impara a vivere nella nuova famiglia.
Basta? NO!!!! La socializzazione a tre mesi non è affatto finita.
La prima fase permette al cucciolo di imparare l’abilità per vivere IN FAMIGLIA. Con i fratelli, la mamma, o altri cani presenti in questo periodo. Chi adotta un cucciolo spesso evita di farlo incontrare con cani adulti, per paura di spaventarlo e “rovinargli” il carattere. In realtà succede proprio il contrario. I cani con problemi di relazione con i propri simili (paura, aggressività) sono proprio cuccioli adottati a 50/60 giorni e tenuti isolati dai cani. O cresciuti con uno o più cani di casa, senza mai incontrarne altri. Questi cuccioli perdono l’abilità di vivere con i propri simili, perché si interrompe la socializzazione o si riduce all’esperienza con uno o pochi individui.
La socializzazione per essere completa DEVE proseguire fino alla maturità sessuale, soprattutto se il vostro cane dovrà vivere in città, ed entrare in contatto con cani sconosciuti senza causare guai.
Il cane adulto è meno socievole di un cucciolo, meno portato quindi a stabilire delle relazioni sociali con gli sconosciuti, cani o persone. Alcuni cani sono più socievoli, altri meno. I Retriever sono conosciuti per la tendenza a rimanere socievoli anche da adulti, mentre i cani da conduzione e da guardia del gregge sono più riservati con gli estranei.
DA TRE A OTTO MESI
I cani sono animali di famiglia, come abbiamo visto nell’articolo sul comportamento sociale. Un lupo può vivere tutta la sua vita all’interno dello stesso gruppo familiare. Se un estraneo si avvicina al territorio del branco, viene scacciato, e a volte persino ucciso. L’unico impulso ad avvicinare un estraneo è la riproduzione. I cani non sono diversi. Formano dei forti legami sociali con gli individui familiari. Riconoscono e hanno comportamenti diversi verso cani e persone familiari (anche gatti…), e verso gli estranei. Vivere in pace con individui estranei al gruppo familiare richiede un apprendimento superiore alla socializzazione primaria.
Parlare italiano vi permette di comunicare nel nostro Paese, ma se volete comunicare con uno straniero, dovete imparare un’altra lingua. Per i cani è lo stesso. Sanno vivere bene in famiglia, ma se da adulti devono incontrare individui estranei, devono imparare a farlo.
Questo è possibile solo prima della maturità sessuale. Quindi: tra i 3 e gli 8 mesi circa. Dopo questo periodo per un cane sarà molto più difficile imparare a relazionarsi con cani estranei (e persone estranee). Questo perché prima della maturità sessuale il cane ha il comportamento di un cucciolo. Ha la naturale tendenza a sottomettersi agli adulti (sottomissione come richiesta di amicizia e come strategia per evitare conflitti). Quando incontra un cane sconosciuto, il suo comportamento non provocherà quindi reazioni di intolleranza. Incontrare tanti cani diversi gli permetterà di formare l’esperienza e l’abilità necessarie per vivere questa situazione senza stress.
La ricorrenza di Santa Cecilia, come da tradizione, apre la 102esima Micat in Vertice della…
Ultimo week end con il Tartufo bianco delle Crete senesi Secondo e ultimo week end…
Due milioni di euro per cambiare il volto della rete idrica di Sovicille: sono i…
Rispondo volentieri all’invito dell’amica Katiuscia Vaselli di offrire un ricordo di Alberto Monaci quale politico…
Monteriggioni caput mundi: nel borgo medievale arrivano i grandi del turismo globale con il G7…
Questo pomeriggio, il sindaco Fabrizio Nepi e il vicesindaco Cesare Francini del Comune di Castelnuovo…