Nella galleria si alterneranno personali o doppie personali di giovani e artisti già storicizzati, per un calendario di mostre e di eventi curati da nomi autorevoli della critica italiana e internazionale. Ci sarà spazio anche per nuove proposte curatoriali e progetti con istituzioni pubbliche e private per promuovere l´arte contemporanea sul territorio.
La scelta degli artisti e degli eventi muoverà proprio dalla necessità di offrire alla città al pubblico una nuova proposta artistica, non imposta ma edotta, in cui si cerca di sostenere e diffondere una valida ricerca artistica sul presente.
Accanto all´attività espositiva la programmazione del primo anno di FuoriCampo darà spazio alle tante inclinazioni dell´arte attuale: dalla video arte, con una rassegna invernale di proiezioni serali e notturne a cura di 42Project, fino alla musica grazie alla collaborazione di alcuni compositori e sound designers.
L´opening della galleria FuoriCampo è in programma giovedì 22 settembre alle 19 con la presentazione della prima delle tre mostre inserite nel progetto “Genealogia” a cura di Ludovico Pratesi.
L´esposizione si muove sul gioco complice di due artisti, nel quale è il più giovane – selezionato tra artisti toscani di nuova generazione – a scegliere l´opera e il maestro con cui confrontarsi. E´ questa l´originale idea guida di Genealogia. Tre appuntamenti che si ripeteranno nel corso dell´anno negli spazi della galleria in via di Salicotto – angolo con Piazza del Campo.
Emanuele Becheri, Giovanni Ozzola e Francesco Carone incontreranno i loro maestri ideali per esporre frammenti del loro percorso in un dialogo dagli esiti imprevisti e imprevedibili, sulle tracce di ciò che lega generazioni apparentemente distanti. Insieme questi artisti si muoveranno come “a ritroso nel futuro” nella prospettiva possibile ma incerta della rintracciabilità di una linea di discendenza e continuità ideale o reale, ma soprattutto alla scoperta di sviluppi e direzioni possibili da seguire.
«Genealogia è il superamento del passato e il suo recupero nelle forme rivedute e mutate, mutuate da una ricerca anteriore che dà lo spunto per un possibile sviluppo, guidato dalla voce interiore dell´artista che riconosce la sua discendenza, la sua origine, il suo debito nei confronti della “tradizione”, ma senza soggiacervi, esaurendo con la sua opera ogni logos ulteriore ricavato per analogia e induzione che voglia cogliere in maniera inequivocabile che cosa c´è dentro un´opera d´arte.» spiega Jacopo Figura, nel catalogo pubblicato dalla galleria FuoriCampo.
Il progetto Genealogia prenderà il via il 22 settembre in occasione dell´inaugurazione della galleria FuoriCampo alle 19 con la prima mostra di questo ciclo, che vedrà a confronto Emanuele Becheri e Carlo Guaita e resterà aperta fino al 19 novembre. «Entrambi gli artisti si muovono in maniera obliqua, non temono di aprire il proprio modus operandi a una casualità consapevole» sottolinea il curatore Ludovico Pratesi «l´occasione offerta da questo progetto assume per loro quasi il significato di una condivisione voluta e desiderata, la constatazione di appartenere entrambi ad un territorio intimo, quasi separato, dove l´opera appare come epifania di un´intenzione che si fa immagine».
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