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Whirlpool, salvi i posti di lavoro grazie ai contratti di solidarietà

Un nuovo contratto che potrebbe dare ossigeno ai lavoratori di una delle più grandi aziende del territorio, la multinazionale Whirlpool che ha a Siena uno dei suoi quattro stabilimenti in Italia (gli altri sono a Varese, Trento e Napoli). In viale Toselli lavorano 578 dipendenti, tutti assunti a tempo indeterminato. A loro, nei periodi più caldi della produzione, ovvero tra maggio e settembre, si aggiungono gli stagionali: nei periodi d’oro, quando la vendita di condizionatori dava buonissimi profitti, erano anche in 150 a lavorare d’estate nei locali della multinazionale. Questa estate, invece, in tempi di vacche molto magre, sono stati appena 35. La situazione dell’azienda non è certo rosea: i dipendenti hanno visto da vicino lo spettro della cassa integrazione e della chiusura parziale dell’azienda per alcuni giorni: questioni tra l’altro già affrontate nel recente passato.

Invece alla fine un accordo è stato trovato. E a quanto pare esso riesce a soddisfare sia l’azienda che i dipendenti che non perderanno la loro occupazione anche se non arriveranno alla totalità dello stipendio ma lavorando un numero inferiore di ore. L’accordo quadro è stato firmato il 12 settembre ed entrerà in funzione a partire dal 10 ottobre. La sostanza è già oggi chiara, anche se vanno ancora definiti gli ultimi dettagli. “Siamo molto soddisfatti della soluzione che è stata trovata – afferma Marco Goracci della Fiom-Cgil -. Questa risponde alle richieste dell’azienda e non penalizza i lavoratori. In più in questa maniera si evitano le decisioni unilaterali della dirigenza”.

Goracci, ci spiega i dettagli dell’accordo?

“Questo meccanismo entra in funzione nel periodo di bassa stagione per quel che riguarda la produzione dei congelatori orizzontali, vale a dire da ottobre a maggio. Fino a dicembre i lavoratori guadagneranno il 90 per cento dello stipendio: l’80 per cento è coperto dall’accordo ministeriale, il 10 per cento dalla Regione Toscana”.

Fino a dicembre, quindi: e dopo cosa succederà?

“Al momento non lo sappiamo ma spero comunque che le risorse ci siano anche per il prossimo anno. E comunque questo accordo è sicuramente la soluzione più positiva che potevamo trovare. I contratti di solidarietà hanno validità per un anno e sono stati firmati da tutte le sigle sindacali, oltre che naturalmente dall’azienda. Con la cassa integrazione il lavoratore starebbe invece a casa guadagnando appena il 55 per cento dello stipendio. La soluzione trovata è quindi sicuramente migliore. E poi, come ho detto, riguarda solamente il periodo da ottobre a maggio”.

E nel periodo primaverile ed estivo cosa succederà?

“Una volta finita la bassa stagione di vendita e quindi anche di produzione ed entrando nel periodo primaverile i lavoratori torneranno ad effettuare le solite sette ore ed un quarto previste dal loro contratto. Anzi, cambia solo un particolare: potranno esserci delle ore aggiuntive di lavoro tra maggio e settembre prossimi. Se l’azienda ne avesse le necessità ci sarà un  nuovo incontro con il sindacato di fabbrica e in quel caso verrà deciso per quali reparti e per quanto tempo sarà richiesto il lavoro aggiuntivo di un quarto d’ora. I dipendenti saranno poi liberi di decidere quando recuperare questo lavoro aggiuntivo”.

Per gli stagionali cambierà qualcosa?

“No, per loro non cambierà niente. Naturalmente il loro numero varia a seconda della pesantezza e della quantità di lavoro che l’azienda deve svolgere”.

Ci sono altre novità previste dall’accordo?

“Esiste la possibilità di aprire un percorso di mobilità volontaria per quei lavoratori che, magari vicini alla pensione, vorranno usufruirne. E in più è stato studiato un part time verticale annuo, in base al quale un dipendente dell’azienda potrà non lavorare per alcuni mesi senza perdere il suo contratto a tempo indeterminato. I dettagli, in questo caso, vanno ancora definiti”.

Ma come sta andando il mercato dei congelatori?

“La crisi dell’intero settore degli elettrodomestici non si risolverà certamente a breve. La Whirlpool deve obbligatoriamente ridurre la sua produzione, altrimenti si corre il rischio di avere degli stock di lavoro che poi restano invenduti. Siamo quindi molto soddisfatti di questa soluzione e siamo felici del parere espresso dai lavoratori: l’84 per cento di loro ha detto sì a questo accordo. Un simile dato testimonia che abbiamo lavorato bene”.

Gennaro Groppa

Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

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Katiuscia Vaselli

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